I Paesi del G-7, il presidente del Consiglio Europeo e il presidente della Commissione Europea esortano Mosca “a cessare ogni sforzo per cambiare lo status della Crimea” perche’ questo sarebbe in violazione delle leggi internazionali. E’ quanto si legge in un comunicato del G-7. Esortano, quindi, la Russia a disinnescare il conflitto “in Crimea e altre parti dell’Ucraina immediatamente”, a ritirare le sue forze nelle caserme in cui erano stazionate prima della crisi e ad avviare discussioni dirette con il governo dell’ Ucraina e rendersi disponibile ad una mediazione internazionale. I leader del G-7, continua la nota, sollecitano la Russia ad unirsi a loro per “lavorare assieme attraverso un processo diplomatico per risolvere l’attuale crisi e sostenere il progresso per una Ucraina sovrana, indipendente e unita” .
Referendum “senza alcun effetto legale”
“Qualunque referendum in Crimea – afferma la nota – non avrebbe alcun effetto legale” mentre si sottolina “la mancanza di un’adeguata preparazione e l’intimidazione della presenza delle truppe della Russia”. “Per questo non ne riconosceremo i risultati”.
Aiuti della Cooperazione italiana
La Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo – d’intesa con quella per gli Affari politici del Ministero degli Affari Esteri – ha disposto un finanziamento di 100 mila euro a favore della Croce Rossa ucraina come concreto segnale di attenzione e di solidarietà nei confronti del popolo ucraino, anche in un’ottica di coordinamento a livello europeo delle azioni di sostegno al Governo di Kiev.
Prima tranche
Una prima tranche del contributo in questione, nella misura di 50 mila euro, verrà destinata alla Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa (Ficross), a copertura del piano d’azione predisposto a seguito delle violenze e degli scontri che hanno colpito il Paese nelle scorse settimane. Il contributo italiano, come concordato con la Federazione, permetterà di assicurare la copertura del piano di emergenza predisposto dalla Ficross per il sostegno delle attività di prima assistenza svolte dalla Croce Rossa ucraina, anche in coordinamento con il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr).
Il contributo italiano alla Croce Rossa ucraina
La Croce Rossa ucraina continua infatti a fornire cure mediche d’emergenza ed assistenza psicologica alla popolazione nei punti di pronto soccorso attivati nelle diverse province. Anche grazie al contributo italiano, si potrà migliorare ulteriormente la capacità di risposta della Croce Rossa ucraina attraverso la formazione di 600 volontari e l’attivazione di altri 20 punti di pronto soccorso nel Paese, equipaggiati con forniture mediche e materiale sanitario. Sarà inoltre rafforzata la capacità di coordinamento della Croce Rossa ucraina con gli altri attori nazionali interessati e migliorata la comunicazione radio tra i punti di soccorso stessi.