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Dei/Sole 24 Ore – Cina: margini in aumento nel settore industriale

Cina: margini in aumento nel settore industriale


Segno positivo sul fronte dei margini delle imprese industriali cinesi. Secondo i dati rilasciati dall’Istituto nazionale cinese di statistica, il dato del mese di marzo, per le aziende con fatturato annuo superiore a 3,25 milioni di dollari, ammonta a 513 miliardi di yuan (oltre 82 miliardi di dollari). Particolarmente significativa (+ 63% su base annua) la crescita nel settore tlc. Tra gli altri settori manifatturieri emergono l’industria elettromeccanica e quella dell’auto. In calo invece siderurgia ed estrazione mineraria.


(infoMercatiEsteri)




Ungheria: produzione industriale in aumento (+ 8,1% annuo)


L’Ufficio Centrale di Statistica ungherese ha annunciato che nel mese di febbraio la produzione industriale è cresciuta dell’8,1% su base annua. Nel settore manifatturiero la produzione di mezzi di trasporto è cresciuta su base annua del 26,6%, la produzione di macchinari del 5,5% e i prodotti alimentari del 4,3%. In calo la produzione di energia (elettricità, gas vapore) anche per effetto del tempo relativamente mite che ha depresso i consumi. La produzione del settore chimico – farmaceutico è risultata in aumento del +17,1%,. In declino la produzione di carbone e di prodotti petroliferi (-7,7%) per il calo della domanda sia sul mercato domestico che estero


(infoMercatiEsteri)





Giappone: vendite dettaglio marzo + 11% prima di aumento Iva


Balzo, come previsto, delle vendite al dettaglio in Giappone a marzo. Le vendite al dettaglio sono, infatti, cresciute dell’11%, a marzo, prima dello scatto dell’aumento della tassa sui consumi dal 5 all’8% dal 1 aprile. Lo ha comunicato il ministero dell’Economia. Le venite al dettaglio, cresciute ininterrottamente da agosto, hanno tuttavia registrato una brusca accelerazione con l’avvicinarsi dell’aumento dell’iva. Nel mese di marzo, l’aumento ha raggiunto il livello piu’ alto dal marzo 1997, il mese prima dell’ultimo aumento della tassa sui consumi (che passo dal 3% al 5% ad aprile 1997). Le attese erano per un aumento del 10,2 per cento.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)



Francia: Hollande incontra Siemens e GE per vendita Alsthom (energia)


Giornata di incontri all’Eliseo sul dossier Alstom, al centro di una sfida per l’acquisizione del settore energia (incluso il settore nucleare) della società, tra General Electric e Siemens. Il presidente Hollande e il ministro dell’Economia, Arnaud Montebourg si sono incontrati in mattinata con l’amministratore delegato di Siemens e il chief executive di General Electric, Jeffrey Immelt. Ieri sera il cda di Alstom ha deciso di darsi 48 ore di tempo, fino a mercoledi’ mattina prima dell’apertura del mercato, per decidere in favore di una delle due proposte. I titoli resteranno sospesi fino a questa informativa al mercato. Montebourg, parlando a Rtl, e’ stato chiaro: intendiamo “rifiutare un fatto compiuto” come la vendita della divisione Energy di Alstom agli americani di General Electric. “Non accettiamo – ha detto – che Alstom, in tre giorni, abbia deciso di vendere il 75% di un tesoro nazionale alle spalle dei suoi dipendenti, del Governo, della maggior parte dei suoi amministratori e dirigenti”. “Le societa’ francesi non sono prede ma siamo disponibili ad alleanze che ci permettono di affrontare la globalizzazione” ha aggiunto Montebourg lasciando intendere di essere favorevole ad una fusione di Alstom con la tedesca Siemens. Secondo il ministro francese, l’offerta di Ge “e’ un problema per una semplice ragione, che il 75% di Alstom e 65mila dipendenti in tutto il mondo sarebbero diretti dal Connecticut”. Il ministro, riferendosi anche alle attivita’ nel nucleare, ha precisato che “il Governo deve fare gli interessi dell’azionista ma gli interessi dell’Esecutivo sono anche gli interessi di sovranita’ economica”. Il ministro dell’Economia , riferendosi al tempo che si e’ dato il cda di Alstom per decidere, ha concluso: “Abbiamo una maratona di 48 ore per difendere gli interessi della Francia”. Nel frattempo il commissario europeo per i mercati interni e servizi, Michel Barnier, ha affermato che il governo francese puo’ essere “pro-attivo” nel caso Alstom, ma non dovrebbe essere l’arbitro. “Che il Governo sia pro-attivo, si’, e’ una buona cosa – ha detto Barnier su Radio Classique – ma non puo’ essere lui ad arbitrare. Siamo nel settore privato, non siamo piu’ nel campo dell’economia gestita; si deve guardare ad entrambe le offerte, che cosa rappresentano in termini di posti di lavoro mantenuti o in termini di investimenti”.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)