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#Farnesina – “Fotografare la cooperazione”

“L’incontro durante la notte dei profughi appena oltre confine che aspettavano da giorni di poter entrare in Giordania… sono situazioni e volti che ti atterriscono. Non hai neanche bisogno di chiedere una storia perché è già nei loro occhi”. E’ ancora fresco il ricordo di Annalisa Vandelli, giornalista, fotografa e scrittrice, che si racconta nella rubrica #Farnesina.


La reporter, originaria di Sassuolo, lavora a fianco delle ong e dei cooperanti italiani per mostrare il dramma delle crisi internazionali e l’impegno dell’Italia nelle zone di emergenza. Nel suo ultimo reportage in Libano e Giordania realizzato per conto della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, ha raccontato il dramma di chi fugge dalla Siria e il nuovo campo profughi di Azraq, in grado di ospitare fino a 130 mila persone. Qui la Cooperazione italiana ha donato un ospedale che offre servizi di ambulatorio, ostetricia, pediatria, chirurgia e interventi specifici di emergenza per i rifugiati.


Una questione di volti


Una riflessione sulla fotografia come strumento per mantenere accesi i riflettori sulle crisi dimenticate, anche grazie a chi lavora sul campo: dalla lotta alla povertà al sostegno dello sviluppo sociale ed economico delle regioni marginali, dai progetti di valorizzazione del turismo sostenibile fino ai programmi di riqualificazione culturale. Storie raccontate da persone impegnate in prima linea, perché, come spiega Annalisa, “la cooperazione fatta dagli italiani non è solo questione di numeri, ma soprattutto di volti”.