Cina: Fiat – Gac avvia costruzione nuova fabbrica a Canton
E’ stata posta la prima pietra del nuovo stabilimento della joint venture Fiat Guangzhou Automobiles (GAC) localizzato nel distretto di Panyu (Canton) che prevede un investimento complessivo di circa 4 miliardi di RMB. Il nuovo sito di Canton sara’ dedicato alla realizzazione di tre modelli a marchio Jeep destinati al mercato cinese, con produzione a partire dal giugno 2016. L’impianto avra’ una capacita’ di produzione iniziale di 160.000 unita’, incrementabile, nel triennio successivo all’avvio, fino a 300.000. Impieghera’ tra i 1.500 ed i 2.000 dipendenti ed utilizzera’ le piu’ avanzate tecnologie a disposizione del gruppo FCA per quanto attiene alla riduzione delle emissioni ed all’impatto ambientale della produzione. Con il nuovo stabilimento di Canton, la joint venture FIAT-GAC mira ad incontrare una crescente domanda di autoveicoli (stimata in 20 milioni di unita’ per il 2014 ed attesa giungere, nel 2018, a 28 milioni), puntando sul successo che, in questo mercato, e’ in grado di raccogliere il brand Jeep capace far registrare, nel corso del 2013, la vendita di 60.000 vetture con un incremento del 29% rispetto all’anno precedente (attorno ai 500 milioni di Euro) e che vede. Oltre al nuovo stabilimento Fiat Gac prevede anche l’espansione e l’ammodernamento degli impianti produttivi gia’ attivi in Changsha (Provincia dello Hunan).
(infoMercatiEsteri)
Astaldi: in gara in Vietnam, Indonesia e Qatar
La crescita arrivera’ soprattutto dall’estero, da qui giungera’ il 75%-80% dei ricavi: cosi’ ha dichiarato l’amministratore delegato di Astaldi, Stefano Cerri che ha anche indicato che i nuovi mercati i considerati piu’ interessanti sono l’Australia, il Vietnam, dove Astaldi e’ prequalificata insieme alla coreana Daelim per la metro di Ho Chi Minh City, e l’Indonesia dove, sempre con Daelim, sta preparando un’offerta per un progetto idroelettrico vicino a Jakarta. Anche la presenza in Medioriente andra’ potenziata perche’ “finora non abbiamo spinto e abbiamo fatto un errore”, ha riconosciuto l’amministratore delegato. “Siamo in Arabia Saudita – ha proseguito – ma non siamo in Qatar dove pero’ adesso stiamo lavorando su quattro gare”. Astaldi intende raggiungere l’obiettivo di oltre 4 miliardi di fatturato nel 2018 dai 2,5 miliardi del 2013. Nel corso della presentazione del piano industriale, Cerri ha sottolineato come sia gia’ molto presente in diverse aree a cominciare da Nord e Sud America il cui peso crescera’ ulteriormente. Dai nuovi mercati conta di ottenere il 13% dei ricavi a fine piano. Cerri ha poi parlato della difficile situazione in Venezuela dove il gruppo ha un contenzioso aperto relativamente a un contratto: “Il 13 luglio si apre il tavolo di negoziazione e ci aspettiamo un pagamento graduale gia’ da quest’anno anche perche’ oggi tutte le somme dovute sono garantite nel budget dello stato venezuelano”. Della vicenda, inoltre, si sta occupando anche il Governo italiano perche’ si tratta di progetti che erano stati assegnati ad Astaldi in base ad accordi intergovernativi fra i due Paesi.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Cina: Fiumicino ottiene certificazione China Tourism Academy
Lo scalo romano di Fiumicino ha ricevuto la certificazione che attesta la conformita’ ai requisiti di accoglienza definiti dalla China Tourism Academy. In occasione della consegna dell’attestato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Lorenzo Lo Presti, ha annunciato un andamento degli arrivi in significata crescita: + 3,8% in maggio con prospettive ‘molto, molto buone’ per i prossimi mesi.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Vietnam: Eni firma un nuovo contratto di esplorazione
Eni, ha siglato ieri con PetroVietnam, l’azienda petrolifera di stato vietnamita, un contratto di oroduction sharing per l’esplorazione del blocco offshore 122 che si estende su una superficie di 6.900 chilometri quadrati nel bacino di Phu Khanh, in acque profonde (fino a 2mila metri). Il periodo di esplorazione, informa Eni, durera’ sette anni e sara’ suddiviso in due fasi. Eni opera gia’ in Vietnam, dove in 3 blocchi esplorativi offshore.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)