Sono in mostra in questi giorni a Shanghai le foto della citta’ vecchia, alcune delle quali di oltre un secolo fa, che facevano parte della collezione di oltre tremila immagini dell’ambasciatore italiano in Cina dal 1937 al 1946, Francesco Maria Taliani de Marchio. Gli scatti riprendono alcune delle piu’ famose location della citta’, tra cui la via Fuzhou, il Bund e il fiume Huangpu. Alcune foto riprendono i momenti piu’ duri dell’invasione giapponese degli anni Trenta. Taliani de Marchio ha scattato personalmente diverse di queste immagini, ed e’ entrato in possesso di altre, grazie ai contatti che aveva tra la comunita’ degli stranieri e tra i militari stranieri presenti in Cina a quei tempi. Tra i visitatori della mostra, che si tiene agli Shanghai Municipal Archives, c’e’ stato anche il console generale d’Italia nell’hub finanziario cinese, Stefano Beltrame.
Taliani de Marchio e l’impegno anti-fascista
“Taliani de Marchio e’ stato il primo ambasciatore d’Italia in Cina dopo la Seconda Guerra Mondiale e la caduta del fascismo – ha commentato il console generale a Shanghai – E’ stato un esempio di resistenza contro il fascismo e della rinascita democratica dell’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale”. L’impegno anti-fascista dell’ambasciatore e’ stato sottolineato anche dal consolato generale a Shanghai in una nota, in cui si ricorda come Taliani de Marchio “passo’ tra il 1943 e il 1945 due anni in campo di prigionia giapponese per avere rifiutato di giurare fedelta’ alla Repubblica Sociale Italiana” guidata da Benito Mussolini.