Europa e Giappone sempre piu’ vicine, in una convergenza irrinunciabile per crescere insieme, sfidando la crisi: e’ su questo tema che si e’ tenuto a Roma il convegno “Europa Giappone convergenza necessaria: il negoziato di libero scambio”, per fare il punto sulla situazione, in vista del nuovo round di colloqui a Tokyo la prossima settimana.L’evento, organizzato dalla Fondazione Italia Giappone e dall’Italy-Japan Business Group e promosso dal questore della Camera, Stefano Dambruoso, presidente della rinata associazione parlamentare Italia Giappone, ha visto la partecipazione del sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, l’ambasciatore Umberto Vattani, presidente della Fondazione Italia Giappone, e il vice capo negoziatore per l’accordo Ue-Giappone, Antonio Parenti. A rappresentare il governo di Tokyo, tra gli altri, l’ambasciatore del Giappone in Italia, Masaharu Kohno, e il vice ministro dell’Economia, Commercio e Industria, Norihiko Ishiguro.
“Accordo di estrema importanza”
“Si tratta di un accordo di estrema importanza, assieme a quello che l’Europa sta stringendo con gli Stati Uniti – ha affermato Della Vedova – la vera sfida per l’Italia sono le riforme per la crescita, che pero’ sono le piu’ costose. La riforma del settore agricolo non e’ secondaria per il Giappone cosi’ come non lo e’ per l’Italia quella della giustizia e del mercato del lavoro”. Due Paesi accomunati dalla necessita’ di risollevare le rispettive economie e che recentemente hanno intrapreso il cammino delle riforme. “Le comunicazioni tra il governo italiano e quello giapponese si sono approfondite di giorno in giorno in modo impressionante”, ha affermato l’ambasciatore Khono, rimarcando i tre incontri tra il premier italiano Matteo Renzi e l’omologo giapponese Shinzo Abe avvenuti in pochi mesi. Il negoziato di libero scambio (Fta), avviato nel 2009, ha subito un’accelerazione tanto che Abe ha auspicato di voler concludere l’accordo entro il 2015.