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Dei/Sole 24 Ore – Egitto: avvia progetto ampliamento canale di Suez

Egitto: avvia progetto ampliamento canale di Suez


Il Presidente dell’Authority che gestisce il canale di Suez, Ihab Mamish ha annunciato, nel corso di una cerimonia a cui hanno preso parte il Presidente Sisi, il Ministro della Difesa Sedqi Sobhi, e il Ministro dell’Interno Mohamed Ibrahim, l’avvio del ‘Suez Canal Development Project’ che prevede l’ampliamento del canale con la costruzione di un nuovo percorso di 72 km che correra’ in parallelo a quello attuale. In particolare, si tratta di 35 km di ‘scavo a secco’ (quindi un nuovo canale) e di 37 di ‘espansione e approfondimento’ di quello scavato quasi un secolo e mezzo fa. Lo scopo e’ di velocizzare il transito delle navi, riducendo i tempi di percorrenza dalle attuali 11 a 3 ore (attraverso la riduzione dei tratti a senso unico alternato), raddoppiando il traffico giornaliero di navi (da 49 a 97), e riducendo i costi causati agli armatori dai ritardi. Le stime sull’aumento degli introiti variano, ma la piu’ attendibile pare quella di un passaggio dagli attuali 5,3 miliardi di dollari l’anno a 13 miliardi entro il 2023. Il costo del solo canale da 35 km e’ di 4 miliardi di dollari. Sara’ finanziato attraverso l’emissione di azioni acquistabili solo dagli egiziani. Gli altri 4 miliardi del progetto di sviluppo del canale (per un totale di otto miliardi) andranno nella costruzione di porti, una zona industriale, una valle della tecnologia, tunnel, cantieri navali per riparazioni, stazioni di servizio per cargo e addirittura resort turistici per navi da crociera. In particolare e’ prevista la creazione di diversi porti nei tre governatorati confinanti con il canale – Suez, Ismailia e Port Said – oltre a un porto nella citta’ di Nuweiba, nel Sud Sinai, e allo sviluppo dell’aeroporto di SharmAl-Sheikh. Inaugurato nel 1869, dopo i lavori di allargamento del 2010, il canale misura 193 chilometri, ed e’ una delle maggiori fonti di valuta straniera per l’Egitto: nel 2013, a registrato i piu’ alti incassi della sua storia raccogliendo oltre 5,3 miliardi di dollari.


(infoMercatiEsteri)


Vietnam: presenta megapiano infrastrutture trasporto


Il Governo di Hanoi ha presentato un piano pluriennale di sviluppo sostenibile fino al 2020 che comportera’ massicci investimenti nelle infrastrutture di trasporto. Gia’ nel 2015 e’ previsto il completamento di 600 km di autostrade e superstrade. Nel settore ferroviario e’ prevista la ristrutturazione dell’attuale assetto per consentire la movimentazione di consistenti volumi di merci su medie e lunghe distanze e l’ammodernamento della connessione Nord-Sud con la parallela creazione di sezioni per l’alta velocita’. In aggiunta sono previsti l’incremento del trasporto marittimo per le merci (obiettivo di crescita del 21% entro il 2020) e lo sviluppo delle infrastrutture portuali. Particolare attenzione e’ concentrata anche sul settore del trasporto fluviale. L’area del Delta del Mekong, ad esempio, puo’ contare su 26.000 km di fiumi e canali (utilizzati al momento solo per meta’ dell’estensione), e su circa 2500 porti e boat stations in grado di gestire tra 50.000 e 2 milioni di tonnellate di merci all’anno, privi tuttavia di adeguate strutture per le operazioni di carico e scarico e di canalizzazioni per consentire il passaggio dei mezzi di maggiori dimensioni. Le autorita’ vietnamite hanno anche specificamente individuato i progetti per i quali caldeggiano la partecipazione degli operatori internazionali (in forma di investimenti diretti o nello schema PPP). In questa “wish list” figurano il porto per la movimentazione internazionale di Van Phong, l’aeroporto internazionale di Long Than (fase 1), a circa 60 km di distanza da Ho Chi Minh City e lo sviluppo delle linee metro e skytrains per il trasporto urbano su Hanoi e HCMC. Infine, ulteriori opportunita’ sono offerte alle nostre aziende nel campo della meccanica, della pianificazione, design e ammodernamento nel settore ferroviario (con specifica menzione per binari e vagoni).


Lo scenario apre numerose opportunita’ anche alle imprese di costruzione italiane soprattutto per interventi specialistici. Ed e’ in questo contesto che si e’ tenuto presso Casa Italia – il centro di promozione del Made in Italy dell’Ambasciata d’Italia in Vietnam – un seminario dedicato alle tecnologie di tunneling e scavi nel sottosuolo organizzato da CMC Ravenna con un focus particolare sui progetti di scavo meccanizzato di tunnel da realizzare con TBM (Tunnel BoringMachines). Oltre all’expertise e alla illustrazione dei case studies di successo di Singapore, in Cina e Sudafrica, i relatori hanno assicurato adeguato rilievo anche alla partnership stabilita con la compagnia locale Song Da. Erano presenti all’evento rappresentanti di diversi Ministeri, (Trasporti, Costruzioni, Piano e Investimenti), Municipalita’ di Hanoi, Hanoi Metropolitan Railway Management, delle Universita’ e stampa specializzata. Lo sviluppo del sistema dei trasporti e’ incluso anche tra i temi della missione plurisettoriale Confindustria-ICE prevista in Vietnam dal 23 al 27 novembre. Il governo vietnamita prevede che entro il 2030 la movimentazione merci del Paese raggiunga di 4,3 miliardi di tonnellate di beni e quella passeggeri 14 miliardi di persone.


(infoMercatiEsteri)


Grecia: commessa di 95 milioni per Prysmian


Prysmian si e’ aggiudicata una commessa del valore di circa 95 milioni di euro da Ipto (Independent Power Transmission Operator), l’operatore del sistema di trasmissione per la rete elettrica in Grecia, per l’interconnessione fra l’isola di Syros (Cicladi) e il sistema a Lavrion, sulla terraferma. Il sistema consentira’ l’integrazione dell’isola di Syros al sistema di trasmissione nazionale greco e alla futura espansione alle altre isole Cicladi (Paros, Mykonos, Tinos). La produzione dei cavi sottomarini avverra’ nel 2015. Le operazioni di installazione e di protezione dei cavi saranno completate entro 22 mesi, nel corso del 2016.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


‘Made in Italy’: meglio a controllo italiano che estero (Mediobanca)


Il ‘Made in Italy’ a controllo italiano batte quello in mani straniere. E’ quanto emerge dai ‘Dati Cumulativi’ su 2050 societa’ analizzati da Mediobanca. Il Made in Italy italiano ha reagito meglio alla crisi, ha esportato di piu’ e si e’ rivelato piu’ redditizio della societa’ a controllo estero (il 25% del settore). Rispetto al 2008 il calo del fatturato per il ‘Made in Italy’ Doc e’ stato solo dello 0,8%, mentre quello ‘straniero’ ha ceduto l’11%. In Italia le vendite del primo sono diminuite del 6,4%, ma le esportazioni sono aumentate del 5,5%. Il Made in Italy estero invece segna -16,4% e -5,6% rispettivamente. Lo scorso anno le aziende a controllo italiano hanno segnato un aumento del fatturato dello 0,2% sul 2012 e dell’export dello 0,9%. Segno meno in entrambi i casi per le aziende in mani estere (-4,1% e -4,3%). Gli investimenti sono stati ridotti in misura minore dalle italiane (-23% sul 2008) rispetto alle estere (-28,3%). L’occupazione ha tenuto nelle prime (-2,2% sul 2008), mentre e’ calata decisamente nelle seconde (-10,6%). Il Roe delle aziende a controllo italiano nel 2013 e’ del 7,4% contro il 6,7% di quelle estere, cosi’ come e’ migliore il Roi al 9,2% contro il 9,1%.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Abu Dhabi: Etihad sigla accordo per 49% Alitalia


Decolla l’alleanza tra Alitalia ed Etihad. Gli amministratori delegati delle due compagnie, Gabriele Del Torchio e James Hogan, hanno appena firmato l’accordo per l’ingresso della compagnia emiratina nel capitale di Alitalia con una quota del 49 per cento. “Dopo un anno, dopo tante notti, ce l’abbiamo fatta”, ha commentato a caldo Del Torchio che ha proseguito “Oggi concludiamo un ‘deal’ da 1,758 miliardi”, tra investimenti di Etihad, ristrutturazione del debito e aumento di capitale dei soci Alitalia’. A sua volta james Hogan, chief executive di Etihad ha annunciato investimenti sia su Fiumicino dove ilgruppo prevede 10 nuove rotte sia su Malpensa dove sara’ spotata l’attivita’ cargo e su Linate.Nel “primo trimestre del prossimo anno” Etihad dara’ avvio al piano per il rilancio di Alitalia. futuro” di Alitalia. L’investimento di Etihad Airways, pari a 560 milioni di euro, consistera’ in iniezioni di liquidita’, acquisti di asset e altre linee e accordi di finanziamento finalizzati alla ristrutturazione del bilancio della compagnia aerea. Il processo sara’ completato da un ulteriore apporto di capitale, pari a 300 milioni di euro, da parte degli attuali azionisti principali di Alitalia, tra cui si annoverano Intesa San Paolo (88 mln di euro), Poste Italiane (75 mln di euro), Unicredit (63,5 mln di euro), Atlantia (51 mln di euro), Immsi (10 mln di euro), Pirelli (10 milioni di euro) e Gavio (2,5 mln di euro). In aggiunta, le istituzioni finanziarie e le banche azioniste hanno supportato l’operazione con massimi 598 milioni di euro sotto forma di ristrutturazione del debito a breve e medio termine. Trecento milioni di euro di nuove linee di credito sono state inoltre accordate dalle istituzioni finanziarie italiane.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)