Integrazione e futuro dei Balcani e’ il tema al centro della Conferenza internazionale che si svolge alla Farnesina il 7 e l’8 ottobre, organizzata dalla Nato-Defense College Foundation, nell’ambito della Presidenza italiana Ue ed in collaborazione con il Balkan Trust for Democracy. E’ la prima volta che si verifica una collaborazione ad alto livello tra una Presidenza della UE ed un think-tank affiliato alla NATO.
I temi al centro del dibattito
Quattro i temi sui quali si incentrera’ il dibattito che sara’ concluso dal Sottosegretario Benedeto Della Vedova: i progressi compiuti a livello regionale, anche con l’aiuto dell’Italia, i problemi persistenti e cosa ancora è necessario per sviluppare una collaborazione più intensa; il recente accordo Serbia-Kossovo come modello per ulteriori trasformazioni delle vecchie questioni nazionali in opportunità regionali attraverso il soft power dell’Europa; lo stato dell’integrazione dei paesi della regione in ambito UE e NATO, non solo rispetto alle caratteristiche dei candidati, ma tenendo anche conto del ruolo della Turchia nell’area; Il tema della Bosnia come transizione dalla “pace fredda” di Parigi-Dayton verso un’entità federale consolidata e coerente. Questa transizione prevede un ruolo essenziale dell’Europa nel sostenere cambiamenti significativi a livello sociopolitico.
Venti relatori
La conferenza vede 20 relatori altamente qualificati provenienti da 17 paesi. Tra i relatori , Zoran Jolevski, Ministro della Difesa della FYROM; Vladimir Radulovic, il Segretario di Stato degli Affari Esteri del Montenegro; Goran Svilanovic, Segretario Generale del Regional Cooperation Council; Wolfgang Petritsch, presidente della Austrian Marshall Foundation, già Inviato Speciale UE nel Kossovo UE (1998-1999).