Il Cile ha una nuova legge quadro sugli investimenti esteri. L’obiettivo è quello di modernizzare la legislazione nazionale in materia, oggi regolata da un decreto legge del 1974. La nuova normativa, che entrerà in vigore da gennaio 2016, mira ad aumentare il flusso in entrata degli investimenti esteri, dando vita ad un sistema più dinamico e virtuoso, capace di orientare gli investimenti verso quei settori giudicati fondamentali per lo sviluppo del Paese.
Da un punto di vista fiscale, la nuova normativa prevede un regime transitorio fino al 2020 che permetterà agli investitori stranieri di siglare accordi con lo Stato con invariabilità tributaria per un’aliquota pari al 44,45%, di poco superiore al 42% previsto dal decreto del 1974. Al termine di questo periodo, lo Stato cileno terminerà di sottoscrivere questi contratti, in linea con quanto stabilito dalla riforma tributaria approvata lo scorso settembre e come raccomandato dall’Ocse. Saranno comunque previste per tutti gli investitori stranieri le garanzie di non discriminazione arbitraria, accesso al mercato delle divise e libero trasferimento di capitali.
Onu: Global Compact festeggia 15 anni di vita
Si sono svolte dal 23 al 25 giugno a New York le celebrazioni per i 15 anni di vita del Global Compact, l’iniziativa creata nel 1999 segretario generale dell’Onu Kofi Annan per coinvolgere le imprese multinazionali, su base volontaria, nell’impegno verso lo sviluppo sostenibile. Da allora, il Global Compact ha raccolto le adesioni di più di 8.000 imprese in 170 Paesi. Il nuovo direttore esecutivo del Global Compact è Lise Kingo, di nazionalità danese, che assumerà l’incarico il primo settembre. Oltre a quella in Assemblea Generale, la sessione più significativa e’ stata quella dedicata a “Business for Peace” (B4P), una piattaforma lanciata da Ban Ki-moon per incentivare le imprese e le reti locali ad assumere un ruolo attivo, a sostegno della pace, in aree di crisi o a rischio. Ad oggi, 130 compagnie hanno già aderito a B4P.