Il 25 settembre, presso il Festival Internacional de Documentales de Santiago 2015 (Fidocs), sara’ presentato il documentario del regista, poeta, scrittore italiano Pier Paolo Pasolini, “Appunti per una Orestiade Africana”. L’iniziativa, a cura dell’Istituto italiano di cultura (Iic) della capitale cilena e in collaborazione con la nostra ambasciata, ha come obiettivo ricordare il grande artista nel quarantesimo anniversario della sua morte. Presentera’ la pellicola il famoso critico cinematografico David Vera Meiggs. Tra il 1968 e il 1969, Pasolini gira riprese in Uganda, Tanzania e Tanganika a preludio di una trasposizione africana dell’ “Orestiade” di Eschilo, parte di un piu’ vasto progetto dal titolo “Appunti per un poema sul terzo mondo” con episodi ambientati in India, paesi arabi e Sud America. Il progetto non viene realizzato, ma i filmati, accompagnati dal commento fuori-campo di Pasolini stesso, raggiungono comunque un’autonoma validita’ espressiva.
Festival Internacional de Documentales de Santiago 2015
Vi si riconoscono due punti focali dell’universo poetico pasoliniano: il mito greco (in quegli stessi anno Pasolini realizza “Edipo re” e “Medea”) e la fiducia “terzo-mondista” con cui l’artista guardava ai processi di liberazione e decolonizzazione. La vicenda narrata da Eschilo poteva costituire la chiave di lettura per interpretare il passaggio del popolo africano (e piu’ in generale delle “periferie del mondo”) dalla cultura tribale a una nuova forma di organizzazione democratica che salvaguardasse la cultura popolare dalla distruttiva negativita’ della societa’ capitalistica occidentale. Una speranza che avrebbe avuto breve vita.