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Italia-Cile – “Divina proporzione”

‎”‘Divina Proporzione’: il Rinascimento italiano dal punto di vista cileno contemporaneo”. E’ questo il titolo di una mostra organizzata dall’Istituto italiano di cultura (Iic) di Santiago in collaborazione con la nostra ambasciata nel paese latino americano, che si aprira’ il 5 gennaio 2016 e si chiudera’ il 25 febbraio. Grazie a la curatoria di Victoria Jime’nez, gli artisti Carlos Vidal Carvacho (1982) e Sebastian Martinez Fadic (1984) si porranno un complicato quesito relativo all’importanza che hanno giocato le scienze esatte rispetto alla storia della rappresentazione, e, per quanto riguarda le nostre nozioni attuali, riguardo a “questa misteriosa e divina simmetria che dirige la natura ed il cosmo.” Un tema quest’ultimo ampliamente studiato dal matematico rinascimentale italiano Luca Pacioli, che risulto’ cruciale per giungere a quelle rivoluzionarie soluzioni visive dell’epoca che sono rimaste attuali fino ad oggi. Vidal, partendo da piccoli bassorilievi di rame a modo di frattali metallici, lavora con una pulizia visiva che evoca il minimal e l’arte cinetica. Queste severe proposte di spiazzanti geometrie si contrappongono alle incontenibili pitture di Martinez; il quale sviluppera’ gli stessi concetti matematici proposti da Vidal, pero’ mediati dalle macchia da pittura ad olio, dalla gestualita’ e dalla citazioni di grandi maestri della pittura italiana. Martinez infatti convoca questi esempi attraverso quel “pop culturale” con il quale si e’ venuta formando in Cile la storia della pittura europea: essenzialmente grazie a riproduzioni editoriali o digitali. L’obiettivo della mostra e’ far riflettere circa quale sia la validita’ oggi di questo antico concetto e cosa succede quando questi canoni di bellezza si filtrano attraverso lo sguardo latinoamericano contemporaneo. L’esposizione fa parte delle iniziative dell’Istituto, che sta puntando sullo scambio culturale italo-cileno attraverso le arti visive. A questo proposito, lungo tutto il 2015 sono state organizzate diverse esposizioni “binazionali”