Dal Salzburger Festspiele al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dall’Hong Kong International Piano Competition al Festival Arturo Benedetti Michelangeli di Brescia e Bergamo. Sono solo alcune delle tappe di Giuseppe Andaloro: uno degli interpreti più apprezzati della sua generazione. Palermitano classe 1982, il pianista svolge, infatti, da anni un’intensa attività concertistica ed è stato ospite di importanti manifestazioni. Si è esibito nelle più prestigiose sale del mondo: al Teatro alla Scala di Milano, al San Carlo di Napoli, al Massimo di Palermo, al Mozarteum Grobes Saal di Salisburgo, al Royal Festival Hall e Queen Elisabeth Hall di Londra, al Sumida Triphony Hall e Pablo Casals Hall di Tokyo. Proprio la capitale giapponese si prepara a ospitarlo nuovamente: l’Auditorium Umberto Agnelli dell’Istituto italiano di cultura della città apre le porte al giovane pianista italiano.
“Cruel Beauty”
L’appuntamento – organizzato dallo stesso Iic – è venerdì 26 febbraio alle 18.30. In scaletta alcune tra le più belle pagine del tardo Romanticismo europeo, fra le quali spicca la rivisitazione da parte dell’italiano Ferruccio Busoni della celebre Ciaccona in Re minore di Johann Sebastian Bach. Andaloro – che tiene spesso masterclass presso istituzioni e conservatori in Giappone, Indonesia, Thailandia e Stati Uniti – ha al suo attivo numerose incisioni discografiche e il suo ultimo album “Cruel Beauty” (uscito nel 2013, edito da Sony) è una raccolta di musiche italiane del tardo Rinascimento e del primo Barocco, per la prima volta registrate con un pianoforte moderno.