Gentiloni era oggi nella capitale russa per un incontro con il suo omologo Serghei Lavrov. Al centro del colloquio la crisi in Siria e i negoziati in corso a Ginevra.
Una visita che, nelle parole di Gentiloni, è stata un’occasione per passare in rassegna i rapporti politici ed economici tra i due Paesi anche in vista della partecipazione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi al Forum di San Pietroburgo e affrontare le crisi regionali nel Mediterraneo.
Libia
Primo dossier fra tutti quello libico. A tal riguardo, il Ministro Gentiloni ha spiegato che il tempo per la costituzione di un Governo di Unità nazionale in Libia “non è infinito e bisogna lavorare tutti insieme perché questo governo possa al più presto insediarsi a Tripoli e iniziare l’opera di stabilizzazione del Paese”, chiarendo che per ora “non ci sono missioni militari sul punto di partire”. “Certamente ci sono alcune disponibilità, e l’Italia coordina queste disponibilità” ha precisato.
Lotta al terrorismo
Tra i temi trattati anche quello della lotta al terrorismo su cui “la cooperazione tra i servizi militari e di intelligence dei diversi Paesi è necessaria, e questa include la Russia”.
Processo di pace in Siria
Il Ministro ha anche sottolineato che il ruolo della Russia è stato di “fondamentale importanza” nel processo di pace in Siria, precisando tuttavia che occorre essere “consapevoli che se alla tregua non si accompagna un passo avanti in senso politico il rischio è quello della fragilità” e di non raggiungere i risultati sperati.
Palmira: una chance per impiegare i Caschi blu della Cultura
Commentando poi gli sviluppi sul terreno, Gentiloni ha aggiunto che “ci troviamo di fronte alla possibilità della liberazione di Palmira” e che questa rappresenta un’occasione per testare l’iniziativa dei caschi blu della cultura e sperimentare un apporto attivo dell’Unesco”.