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Il Ministro Paolo Gentiloni al G7 di Hiroshima

I Ministri degli Esteri del G7 premono per il processo di disarmo nucleare e condannano “nei termini più forti” i test nucleari e missilistici della Corea del Nord. Il possesso di armi nucleari da parte della Corea del Nord preoccupa i Paesi dell’Est asiatico e il G7, ha affermato il ministro Paolo Gentiloni, sottolineando che sul piano politico “è molto rilevante il ruolo della Cina”, che non si è sottratta alla condanna dei test atomici di Pyongyang. “La carta principale – ha aggiunto il ministro – è un impegno più deciso da parte del governo cinese nel determinare un atteggiamento meno irresponsabile di Pyongyang”.

La dichiarazione finale della riunione ministeriale condanna gli attacchi terroristici in Turchia, Belgio, Nigeria, Costa d’Avorio e Pakistan, e manifesta l’impegno ad adottare un piano d’azione al summit G7 di Ise-Shima a maggio. Nel documento vi è poi la condivisione dei timori legati agli scenari sul mar Cinese meridionale e orientale.

Il Ministro degli Esteri Gentiloni ha introdotto la sessione dedicata alla questione dei rifugiati. Accanto ai temi del disarmo e della non proliferazione, l’agenda dei lavori della riunione ministeriale comprende anche Siria, Iraq e Afghanistan, il processo di pace in Medio Oriente e Libia, oltre ad Ucraina, Africa e cyber sicurezza.

I Ministri degli Esteri e l’Alto Rappresentante Ue Federica Mogherini hanno infine visitato il Parco della Pace di Hiroshima, dove si trova il Memoriale delle vittime della bomba atomica.  

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