Torna a casa la testa di Augusto di Nepi, il prezioso reperto romano in marmo che fu sottratto negli anni 70 e ritrovato in Belgio, presso i Musées Royaux d’Art et d’Histoire, solo di recente. Sarà consegnata al sindaco di Nepi, Pietro Soldatelli, in una cerimonia alla Farnesina, presieduta dal Vice Ministro degli Esteri Mario Giro, che ha lo scopo di celebrare un esempio di positiva collaborazione internazionale bilaterale nel settore particolarmente delicato ed attuale del recupero di opere d’arte.
L’Italia è uno dei paesi leader in questo settore ed è particolarmente impegnata nel dare attuazione alle convenzioni UNESCO del 1970 e UNIDROIT del 1995 ed alla Direttiva UE 2014/60 ed ha fortemente contribuito all’adozione delle International Guidelines for Crime Prevention and Criminal Justice Responses with Respect to Trafficking in Cultural Property and Other Related Offences da parte dell’Assemblea Generale ONU nel gennaio 2015.
Il museo belga aveva regolarmente acquistato la scultura col capo velato nel 1975, da un antiquario di Zurigo, non risultando all’epoca il pezzo come mancante. Da allora la testa in marmo del futuro imperatore romano e’ rimasta al sicuro a Bruxelles nella ‘galleria dei ritratti’, di fronte ad un ritratto di Livia e vicino a quello di Druso. Si deve all’archeologa Germana Vatta, che aveva intrapreso lo studio di un’altra testa conservata nei magazzini del Museo Civico di Nepi, il merito di aver riconosciuto nel 2013 la testa di Nepi nella scultura raffigurante Augusto conservata presso i Musées di Bruxelles.
Dopo la segnalazione della Vatta e una prima indagine della Guardia di Finanza di Roma, l’incontro a un evento tra la responsabile della sezione antichità del museo belga e una funzionaria della Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale, la questione è stata trattata direttamente tra Soprintendenza e direzione dei Musées di Bruxelles. Un Decreto del Re del Belgio, con il quale il museo belga ha potuto cancellare la testa di Augusto dal proprio inventario, ne ha consentito la restituzione all’Italia.
Alla cerimonia saranno presenti anche il Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, Antimo Cesaro, l’Incaricato d’Affari dell’Ambasciata del Regno del Belgio in Italia; il Direttore dell’Academia Belgica di Roma, prof. Wouter Bracke e naturalmente il Sindaco di Nepi che riporterà il reperto nel Museo Civico nella città.