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Giornata mondiale contro la pena di morte

Oggi si celebra la “Giornata mondiale contro la pena di morte”. La prossima risoluzione sulla moratoria universale della pena di morte sarà adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite alla fine dell’anno.

L’Italia è stata da sempre attivamente in prima linea, lavorando con efficacia per allargare il consenso sul tema, con l’approccio inclusivo e dialogante. Il nostro Paese ha dato impulso a diverse iniziative in favore di una moratoria universale della pena di morte, che hanno portato alla storica adozione della prima risoluzione sulla moratoria della pena capitale da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU nel dicembre 2007. L’impegno italiano si è rinnovato l’anno successivo quando, insieme a un’alleanza interregionale formata da Paesi di tutte le aree del mondo, l’Italia ha promosso una seconda risoluzione sulla moratoria, approvata dall’Assemblea Generale con un numero maggiore di voti favorevoli e un numero minore di voti contrari. Da allora, le successive risoluzioni dell’Assemblea Generale dell’ONU sulla moratoria universale dell’uso della pena di morte sono state approvate con cadenza biennale.

Tutta la rete diplomatica della Farnesina, come pure il più ampio mondo istituzionale e la società civile, è da anni impegnato su tale tema. A tale scopo, il MAECI ha istituito nel luglio 2014 una Task Force con rappresentanti delle organizzazioni della società civile per coordinare e render ancor più efficace l’azione italiana di sensibilizzazione dei Paesi terzi a sostegno della risoluzione ONU sulla moratoria universale.

Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha partecipato, nel corso della 71esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a un evento sul tema della moratoria universale organizzato dall’Italia insieme ad altri partner e all’ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani.

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