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Evento di presentazione del Progetto PNRR “Turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19”

Turismo delle radici una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19
Turismo delle radici una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19

Mercoledì 15 febbraio si è tenuto alla Farnesina l’evento di presentazione del Progetto PNRR “Turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19”.

Oltre agli interventi istituzionali del Vice presidente del Consiglio e del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, del Ministro del Turismo Daniela Santanchè, del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, hanno partecipato membri del Parlamento, Presidenti di Regione, Sindaci e rappresentanti Amministrazioni locali.

All’evento di lancio è seguita una sessione tecnica suddivisa in quattro panel:

  • “I viaggi delle radici per la ripresa del turismo nell’Italia Post-Covid-19”
  • “L’impatto del turismo delle radici sui piccoli comuni”
  • Presentazione del volume “Scoprirsi Italiani: i viaggi delle radici in Italia”
  • “Comunicare il Turismo delle radici”

All’evento sono stati invitati i Sindaci dei Comuni sotto i 5.000 abitanti, che sono tra i principali destinatari del progetto del Turismo delle Radici.

Il progetto, del valore complessivo di 20 milioni di euro, inserito nel Piano Nazionale di Resilienza e di Rilancio, si propone difatti l’adozione di iniziative nel settore del turismo rivolte alla vasta platea di italiani e oriundi italiani nel mondo, contribuendo in tal modo al suo rilancio dopo la pandemia. Le iniziative che il MAECI intende promuovere con il progetto “Turismo delle Radici”, ispirate all’ecosostenibilità e alla digitalizzazione, puntano a valorizzare i piccoli borghi e le zone rurali d’Italia attraverso dinamiche di sviluppo sostenibile, che coinvolgano la ristrutturazione e il recupero di abitazioni e infrastrutture in disuso e favoriscano i fornitori di servizi e prodotti locali.

Gli Italo-discendenti nel mondo rappresentano un segmento turistico dalle enormi potenzialità per il nostro Paese. Generano un turismo sostenibile e una domanda internazionale che utilizza le infrastrutture tutto l’anno. Si calcola che gli oriundi italiani siano tra i 60 e gli 80 milioni. I principali Paesi destinatari dell’emigrazione italiana sono Argentina, Brasile, Venezuela, Uruguay, Colombia, Paraguay, Cile, StatiUniti, Canada, Sudafrica, Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Regno Unito.

ENIT valuta che tra il 2010 e il 2019 siano stati più di 10 milioni i turisti accertati che dall’estero si sono recati in Italia per effettuare un viaggio alla riscoperta delle loro radici. La stima della loro spesa è di più di 5 miliardi di Euro.

“Vogliamo che tanti italiani che vivono all’estero o sono italodiscendenti possano tornare a scoprire dove vivevano i loro nonni. Si tratta di un messaggio di italianità ma anche un messaggio di crescita turistica” ha dichiarato Antonio Tajani.

 

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