Il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha espresso viva soddisfazione per la liberazione dei tre funzionari e dell’ interprete della Corte Penale Internazionale trattenuti in regime detentivo in Libia dal 7 giugno scorso.
“E’ anche grazie all’impegno ed ai contatti del Governo italiano che si è potuta trovare l’ intesa necessaria per questa positiva conclusione”, sottolinea il capo della diplomazia italiana, che ha seguito da vicino, in queste settimane, tutte le fasi della vicenda, mantenendosi in costante contatto con l’ Ambasciatore a Tripoli Giuseppe Buccino.
Manifestando il suo “vivo apprezzamento per l’atteggiamento molto collaborativo” del governo centrale libico, Terzi annuncia che i quattro funzionari della Corte faranno rientro in Europa con un volo speciale messo a disposizione dall’Italia su richiesta della stessa Corte, e la cui pianificazione logistica prevede l’arrivo a Roma, dove i componenti della Corte saranno assistiti da personale dell’Unità di Crisi della Farnesina.
Terzi ha ribadito che l’Italia attribuisce “fondamentale importanza al ruolo e al lavoro della Corte Penale Internazionale”, auspicando, al riguardo, “che si raggiunga al più presto un’intesa tra la Libia e la Corte per il giudizio di Saif al-Islam Gheddafi”: “la collaborazione fra la nuova Libia e la Corte – conclude Terzi – potrà favorire il sempre maggiore consolidamento dello stato di diritto nel Paese, a beneficio di tutte le componenti del popolo libico e della stabilità dell’ intera regione”.