“Difendere la libertà di religione è uno dei più nobili compiti della politica estera: se è tutelata la libertà religiosa, con essa si affermano il primato della legge e la sicurezza. Viceversa, l’assenza di libertà religiosa ha come conseguenza l’instabilità”. Così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, durante il suo incontro con il Direttore Esecutive dell’American Jewish Committee, David Harris, e con le Associazioni ebraiche, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.
“Sono sinceramente preoccupato per il diffondersi dell’antisemitismo, della violenza e dell’intolleranza su base religiosa. Non possiamo tollerare l’intolleranza”, ha specificato Alfano che ha ricordato di aver avviato, lo scorso luglio, un Osservatorio sulla libertà di religione nel mondo e sul rispetto della libertà religiosa. “Non si deve confondere la libertà d’espressione con la libertà di spargere odio, perché la storia ci ha già impartito troppe lezioni tragiche”, ha aggiunto il ministro.
“Israele è un alleato e conto anche sulla vostra amicizia per rafforzare le relazioni bilaterali tra i nostri due Paesi, specialmente in termini di contatto tra le nostre società civili. Oggi, Italia e Israele condividono una missione: sono i moderni protettori di democrazia, pluralismo, diritti umani e tolleranza nella regione mediterranea”, ha concluso il titolare della Farnesina.