“La crisi venezuelana si fa sempre più complicata”. Lo ha dichiarato intervenendo al Gruppo di Contatto Internazionale sul Venezuela, la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, che ha aggiunto: “la situazione umanitaria nel Paese, soprattutto alla luce della pandemia di COVID-19, appare assai preoccupante, aggravata dalle ripetute e sistematiche violazioni dei diritti umani fondamentali da parte del regime”.
“Dall’inizio della crisi, – ha detto ancora la Vice Ministra – l’Italia si è impegnata per trovare una soluzione alle sofferenze dei venezuelani. Serve una via d’uscita alla crisi politica e istituzionale, che può arrivare solo dall’avvio di un dialogo finalizzato a un processo di transizione negoziato. Una via d’uscita che deve essere democratica, pacifica, inclusiva e guidata in prima persona dai venezuelani, nella prospettiva dello svolgimento quanto prima di elezioni credibili e inclusive. Importante partire dalla costituzione di una Commissione Nazionale Elettorale pienamente indipendente”.
“Il Gruppo di Contatto – ha aggiunto Sereni – deve intensificare l’azione di sensibilizzazione a livello internazionale, in particolare con la nuova amministrazione a Washington e con il Gruppo di Lima, oltre che naturalmente con gli altri attori internazionali e regionali. È questo il momento in cui la comunità internazionale e il Gruppo di Contatto – ha concluso la Vice Ministra – non devono lesinare gli sforzi per favorire la ripresa del dialogo e del processo di transizione che porti al ritorno della democrazia”.
Il Gruppo di Contatto Internazionale sul Venezuela, formato dall’Unione Europea, da sette Paesi Membri (Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia), dal Regno Unito, e, per parte latinoamericana, da Argentina, Cile, Costarica, Ecuador, Panama, Repubblica dominicana e Uruguay, ha rilasciato una dichiarazione in cui si esprime forte preoccupazione per il perdurare della drammatica crisi nel Paese.