L’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo presenta fino al 5 settembre 2024, nei suoi spazi espositivi, la mostra “Carlo Scarpa / Sekiya Masaaki. Lo spazio dei giardini tra progetto e fotografia”, con due opere di Carlo Scarpa fotografate dal giapponese Sekiya Masaaki: “Il giardino della Fondazione Querini Stampalia” a Venezia e “La Tomba Brion” a S. Vito di Altivole (Treviso).
La mostra si è aperta il 21 giugno con i saluti dell’Ambasciatore, Gianluigi Benedetti e della Direttrice dell’Istituto, Silvana De Maio, cui ha fatto seguito una conferenza del curatore, J.K. Mauro Pierconti, dedicata al modo in cui Scarpa ha cercato di armonizzare nei suoi giardini gli elementi naturali, a cominciare dall’acqua, con gli artefatti umani, e in primo luogo col cemento armato. L’architetto Hamaguchi Osami, già traduttore di diverse opere di Scarpa in giapponese, ha invece inquadrato il lavoro di Scarpa all’incrocio delle due diverse tradizioni architettoniche, quella italiana e quella giapponese, la prima volta al passato e al durevole, la seconda indirizzata al futuro e al mutevole.
Oltre alle fotografie della “Tomba Brion” e del giardino della “Querini Stampalia”, sono inclusi nella mostra trenta disegni di preparazione per la tomba, a illustrare il modo di lavorare di Carlo Scarpa e la sua attenzione per l’integrazione degli elementi naturali nel progetto architettonico, e molte delle fotografie da lui scattate durante un viaggio in Giappone, per la prima volta esposte al pubblico.
Il catalogo della mostra è idealmente completato dalla versione in giapponese del libro di J.K. Mauro Pierconti “Carlo Scarpa e il Giappone” (Electa 2023), appena uscita per l’editore Kajima, grazie a un contributo alla traduzione del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.