Si è tenuto oggi, alla Farnesina, un incontro in memoria dell’Ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris, scomparso lo scorso novembre. L’incontro è stato introdotto dal Segretario Generale, Ambasciatore Elisabetta Belloni, la quale ha ricordato la personalità poliedrica e la vastità degli interessi dell’Amb. Ferraris, la cui modernità è stata quella di condurre la diplomazia ad aprirsi verso un costante dialogo con il mondo esterno.
A seguire l’intervento della Vice Ministra Del Re, che dell’Ambasciatore Ferraris è stata allieva, la quale ha evidenziato come “la più importante caratteristica di Luigi Vittorio Ferraris è stata quella di essere una persona non convenzionale. Un uomo capace di andare dritto alla mente e al cuore delle persone”. “La sua carriera in diplomazia – ha aggiunto la Vice Ministra Del Re – è stata emblematica e ha portato un grandissimo contributo agli equilibri globali. Tra le doti migliori di Ferraris c’era sicuramente quella di elargire a piene mani le sue conoscenze, senza gelosie. E lo faceva soprattutto nei confronti dei giovani. Anche grazie a lui e al suo modo di fare diplomazia, l’Italia è riuscita a ricoprire il ruolo che le spetta nel mondo”.
Nato a Roma nel 1928, laureato in Giurisprudenza, Ferraris ha prestato servizio in varie Ambasciate (Ankara, Sofia, Caracas, Varsavia), fino a diventare Ambasciatore d’Italia a Bonn dal 1980 al 1987. Dal 1987 al 2000 è stato Consigliere di Stato. Nel 1996 è stato inoltre nominato Sottosegretario agli Affari Esteri. Come docente universitario, l’Ambasciatore Ferraris ha poi insegnato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Orientale di Napoli, in quella di Firenze, alla Sapienza e alla Luiss di Roma. Ha inoltre avuto varie cattedre di Politica Internazionale, Studi strategici e Relazioni Internazionali all’Università di Trieste.