L’Ambasciata d’Italia a Vienna ha organizzato lo scorso 11 dicembre, nella sua sede di Palazzo Metternich, “Between Science and Art: Leonardo’s heritage”: una Giornata dedicata ai ricercatori italiani in Austria, nel ricordo del quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci. Affermati esponenti della ricerca italiana in Austria – che operano presso Istituti universitari, Centri di Ricerca e Organismi Internazionali – hanno illustrato alcuni rilevanti aspetti della loro attività, raccontando come lo spirito di Leonardo, uomo dell’Umanesimo per eccellenza, che ha posto l’ingegno e la creatività al servizio dell’allargamento dei confini del sapere, ispira il loro progetto professionale.
Realizzata in collaborazione con l’Austrian Science Fund (FWF), l’iniziativa intende promuovere e sviluppare forme di networking tra i numerosi cittadini italiani che si stanno affermando in Austria nel settore della ricerca e della scienza. L’obiettivo, al contempo, è quello di valorizzare – con la partecipazione delle competenti Autorità austriache – la crescente importanza che la dimensione della ricerca sta assumendo nel fertile contesto delle relazioni bilaterali.
“Nell’ambito delle collettività italiane in Austria – ha osservato l’Ambasciatore Sergio Barbanti, che ha aperto l’evento insieme al Presidente dell’FWF, Prof. Klement Tockner – risulta in costante espansione, sul piano quantitativo e qualitativo, la componente rappresentata da scienziati e ricercatori e con tale espressione includo anche le tante personalità che sono presenti nel campo delle scienze umanistiche. Si tratta di una delle nuove forme di mobilità degli italiani all’estero che seguiamo con particolare attenzione. In nome di Leonardo, celebriamo dunque in Ambasciata l’importanza della ricerca italiana in Austria nel contesto delle eccellenti collaborazioni che uniscono i due Paesi e nello spirito europeo che le permea”.
La manifestazione, moderata dalla giornalista Susanna Bastaroli, è stata accompagnata dall’esecuzione di alcuni brani al pianoforte da parte della pianista Ryoko Tajika Drei.
Tra i relatori intervenuti, l’astrofisica Simonetta Di Pippo, Direttrice dell’Office for Outer Space Affairs delle Nazioni Unite (UNOOSA), con sede a Vienna, e Gaia Novarino, neuroscienziata presso l’Institute of Science and Technology (IST) di Klosterneuburg.