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Partecipazione del Ministro Di Maio con il Ministro tedesco Maas al Forum di dialogo studentesco italo-tedesco sul Futuro dell’Europa

Il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi di Maio, ha partecipato oggi in videoconferenza, assieme al suo omologo tedesco Heiko Maas, al Forum di dialogo studentesco italo-tedesco sul Futuro dell’Europa.

Il Forum ha consentito ad un gruppo di circa 40 ragazze e ragazzi italiani e tedeschi tra i 15 ed i 17 anni di instaurare un dialogo diretto con i Ministri degli Affari Esteri dei due Stati Membri fondatori, ponendo domande e presentando idee ai Ministri su alcune tematiche centrali per la Conferenza sul Futuro dell’Europa, apertasi il 9 maggio scorso.

Leggi di seguito il testo dell’intervento del Ministro Di Maio:

 

“Caro Heiko,

Care ragazze e ragazzi,

Gentili ospiti,

ringrazio Tonia Mastrobuoni che guida oggi il nostro dialogo.

Un ringraziamento speciale va al mio collega tedesco, all’amico Heiko, per il suo intervento.

Permettetemi di ribadire che sono molto felice di essere virtualmente con voi oggi. Con Heiko abbiamo condiviso un mese fa l’idea di coinvolgere studenti italiani e tedeschi nel più ampio progetto della Conferenza sul Futuro dell’Europa, che abbiamo lanciato il 9 maggio.

Abbiamo condiviso, soprattutto, la volontà di procedere insieme in questo progetto, a riprova della nostra comunanza di vedute su come deve essere l’Europa del futuro: forte e fedele ai propri valori, inclusiva, sostenibile, impegnata a innovarsi – nelle politiche e nei processi – per rispondere alle esigenze concrete dei suoi cittadini.

Credo che unire – seppur virtualmente – studenti dei nostri due Paesi per scambiare idee e domande sull’Europa e sul nostro futuro sia in linea con questi obiettivi e con il grande progetto iniziale che ha dato vita all’Unione Europea.

Vorrei quindi ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione di questa giornata, in primis i quattro Istituti coinvolti.

Disegnare l’Unione Europea di domani insieme ai cittadini europei è una sfida in cui Italia e Germania sono in prima fila. Il nostro incontro oggi dimostra il nostro impegno comune in particolare verso i giovani: non a caso questo Forum è soprattutto un dialogo, in cui vogliamo raccogliere le vostre idee, le vostre domande e le vostre aspettative su alcuni grandi temi che pensiamo siano importanti per rinnovare l’Europa. Ne abbiamo in particolare identificati tre, che sono al centro anche della Conferenza sul Futuro dell’Europa:

  1. Solidarietà Europea
  2. Valori e identità europei [#Quanto UE Sei?]
  3. UE Globale

Si tratta di questioni concrete che hanno un impatto sulla vita di tutti.

1. La solidarietà fra Stati membri è un valore fondamentale dell’Unione Europea, che siamo già impegnati a tradurre concretamente in ambiti molto vicini a noi. Voglio citare il grande risultato di “Next Generation EU”, che ha trasformato la volontà europea di dare una risposta comune agli effetti della pandemia in un enorme sforzo condiviso per rendere già oggi i Paesi europei all’altezza delle aspettative delle prossime generazioni.

Le risorse che abbiamo messo in campo serviranno non solo a rafforzare la nostra risposta alle emergenze, ma anche a sostenere in concreto le priorità dell’Unione Europea, che vogliamo disegnare anche attraverso la partecipazione dei cittadini alla Conferenza sul Futuro dell’Europa.

Mi riferisco ad esempio alla protezione dell’ambiente e alla tutela del territorio attraverso la “transizione verde”; all’inclusione sociale e alle pari opportunità; all’eliminazione dei gap digitali; alla promozione della cultura e della creatività; a un rapporto diretto e trasparente tra cittadini e istituzioni; alla protezione e promozione dei diritti; alle migrazioni.

2. Al contempo, dobbiamo declinare queste priorità restando fedeli alla nostra identità comune. L’intero progetto europeo, nato dopo la seconda guerra mondiale, si fonda anzitutto sui valori della democrazia liberale.

La partecipazione dei cittadini alle istituzioni democratiche, la separazione tra i poteri propria dello Stato di diritto, i diritti civili, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali sono ciò che ci accomuna e ci fa riconoscere come cittadini europei. Al contempo, sono questi stessi valori a consentirci anche di esprimere le nostre identità nazionali, senza essere in contraddizione con un’identità comune europea.

Nella promozione dei nostri valori comuni possiamo oggi contare anche su una rinnovata, forte consonanza con gli Stati Uniti, che rafforza la “casa euro-atlantica” che da più di 70 anni è al centro della politica estera di Italia e Germania. Se saremo compatti nel nostro impegno su temi e valori condivisi, potremo anche “essere sempre più UE”, pur restando italiani e tedeschi.

3. È anche grazie a questa identità basata sui valori comuni che l’Unione Europea potrà rafforzare il proprio ruolo nel mondo.

Negli organismi multilaterali, a partire dalle Nazioni Unite, gli Stati Membri dell’Unione Europea devono compiere ogni sforzo per parlare con una voce sola su grandi temi e sfide del nostro tempo. Penso alla promozione dei diritti umani, all’abolizione della pena di morte, alla lotta al cambiamento climatico, all’assistenza umanitaria nelle crisi e nella risposta alle emergenze globali come la pandemia.

Più vicino a noi, l’Unione Europea può puntare a sviluppare la propria vocazione euro-mediterranea. Ad esempio, attraverso la Politica di Vicinato possiamo fare leva sulla volontà condivisa con gli altri Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo di gestire e valorizzare insieme le risorse naturali, il capitale umano e le opportunità che possiamo chiamare i “beni comuni mediterranei”.

O ancora, possiamo contare sul processo di Allargamento dell’Unione Europea per allargare la nostra “famiglia” ad altri Paesi, a partire dai Balcani occidentali, per condividere con loro i risultati che l’Unione ha raggiunto sino ad oggi in termini di pace, sicurezza e benessere.

È importante che tutte e tutti gli europei siano coinvolti nella riflessione per costruire l’Europa del futuro, perché solo una partecipazione attiva e un dibattito che coinvolga tutti possono portare a un cambiamento autentico.

È per questo che vogliamo organizzare l’anno prossimo una grande Conferenza dei Giovani, e conto anche su di voi per arricchire le idee che saranno discusse in quell’occasione.

Allargheremo il dibattito anche ai giovani di altri Paesi vicini all’Europa, in particolare dei Balcani occidentali e del Mediterraneo. Con loro, vogliamo avviare un dialogo positivo che ci permetta di costruire insieme un’agenda di priorità condivise sui temi che ci stanno più a cuore.

Chiudo il mio intervento quindi invitandovi a farvi avanti per condividere già oggi le vostre idee e le vostre domande.

Grazie!”

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