(fa fede solo il discorso effettivamente pronunciato)
Eccellenze,Autorità,Signore e Signori,
è con grande piacere che intervengo nella sessione di chiusura di questi tre intensi giorni di lavoro del secondo International Participants Meeting.
1. Expo Milano è il più importante evento internazionale che si svolgerà nel nostro Paese nei prossimi anni e il Ministero degli Affari Esteri è fortemente impegnato nella sua realizzazione e nel successo dell’evento. E’ un’azione diplomatica coordinata e incisiva, avviata circa un anno e mezzo fa, che ha prodotto ottimi ed incoraggianti risultati. Come è stato ricordato nel corso dei lavori dell’IPM, abbiamo già raggiunto la cifra di 105 Partecipanti Internazionali, quando mancano ancora più di due anni all’effettiva apertura dell’Expo. Si tratta del migliore risultato sinora raggiunto, con l’unica eccezione di Shanghai, e mi fa piacere che il Segretario Generale del Bureau International des Expositions, Vicente Gonzales Loscertales, abbia voluto ricordarlo.
2. Questo risultato, tengo a sottolinearlo, è stato raggiunto non solo grazie all’efficace azione diplomatica, ma anche grazie alla scelta, da parte dell’Italia, di un tema di grande rilevanza e di sicuro impatto, particolarmente adatto, dal mio punto di vista, ad una Expo moderna ed al passo con i tempi. Con Milano 2015 si chiude infatti un ciclo di esposizioni ispirate all’originale impostazione ottocentesca, ossia quella di un’esposizione di “cose”, di “oggetti”, per quanto belli, originali e interessanti; noi vogliamo invece passare ad una concezione del tutto nuova, quella di un’Expo che rappresenti una occasione per compiere passi in avanti concettuali sul tema più appassionante di questo secolo: quello dello sviluppo sostenibile.
E’ inutile ripetere qui le argomentazioni sull’importanza vitale di questioni come il diritto all’alimentazione, lo sfruttamento razionale delle risorse naturale, la sostenibilità ambientale, la salvaguardia della biodiversità, che pongono alla comunità internazionale sfide non ancora risolte. Vorrei però ricordare che si tratta di sfide che la Presidenza italiana del G8 ha già lanciato nel 2009 con l’adozione dell’Aquila Food Security Initiative. I cinque principi individuati all’Aquila sono stati poi recepiti dalla FAO durante il Vertice del 2009 e da allora . sono chiamati i ‘Rome Principles’ sulla sicurezza alimentare. C’è dunque una continuità nell’attenzione riservata dal Governo e dalla società italiana a questi temi.
Innovativo, invece, sarà il modo di affrontarli, così come innovativa è la scelta, sul piano organizzativo, di istituire, parallelamente ai consueti padiglioni geografici, appositi padiglioni/clusters tematici.
3. Abbiamo scelto il tema della nutrizione e della “food security” forti delle nostre tradizioni ed esperienze nel campo dell’alimentazione, che oggi si traducono in una produzione di altissimo livello nel settore dell’agroindustria e nella disponibilità di tecnologie all’avanguardia. Un altro elemento che ha influito su questa scelta è stata la presenza in Italia delle tre agenzie del polo alimentare delle Nazioni Unite – FAO, IFAD E PAM – che da sempre si occupano dei temi legati alla nutrizione e allo sviluppo sostenibile e che potranno contribuire validamente al successo della manifestazione.
4. Infine, sempre in un’ottica di modernizzazione dell’Expo, abbiamo voluto introdurre il tema delle donne e della parità di genere, da declinare in modo diverso e nuovo in vista di un reale inserimento delle donne nella forza lavoro e nel sistema produttivo. L’attenzione al ruolo delle donne è stata parte integrante del progetto Expo 2015 fin dalle fasi iniziali. Lo spunto nasce dalla constatazione del ruolo storicamente centrale della donna rispetto alla nutrizione, rappresentando la prima fonte di alimentazione. Naturalmente questo è solo il punto di partenza. L’iniziativa è volta a valorizzare il ruolo fondamentale che le donne hanno avuto in passato, ma soprattutto il peso e l’importanza del ruolo della donna nell’affrontare le principali sfide contemporanee relative non solo alla nutrizione, ma allo sviluppo economico e sociale degli Stati in vista del raggiungimento una vera parità di genere.
Auguri di buon lavoro a tutti.