In merito all’articolo «Due milioni alla Bonino. Dalla Bonino» (n. 38 di Panorama), desidero puntualizzare quanto segue: i due progetti, uno in Burkina Faso e l’altro in Senegal, sono in realtà lo stesso progetto: Ban Fgm – Per l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili, ha come destinatario principale il Burkina Faso ma prevede anche attività in Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mauritania, Niger e Senegal. Il costo totale è di 2,1 milioni di euro con un contributo della Cooperazione di 1,5 milioni, approvato il 19 settembre 2013, stante l’esperienza consolidata e riconosciuta della ong in oggetto; il progetto non ha niente a che vedere con il programma Paese di cooperazione 2014-2016 fra Italia e Senegal, firmato dall’ex ministro Bonino; dal 2013 la Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo ha introdotto una nuova procedura, totalmente pubblica e trasparente, per la concessione di finanziamenti ai progetti promossi dalle ong. La nuova procedura ha consentito a una commissione di valutazione di selezionare 57 progetti (fra cui quello oggetto dell’articolo) nel 2013 e 44 nel 2014; per quanto riguarda questi ultimi, approvati il 30 giugno, le procedure per l’erogazione dei finanziamenti sono in corso e non è stato finora presentato alcun ricorso.