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Intervista al Vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri Antonio Tajani, in occasione della sua visita in Messico (El Universal)

Traduzione di cortesia. Per la versione originale in lingua spagnola clicca qui.

 

Ministro Tajani, è un onore poter parlare nuovamente con lei.

Lo scorso anno abbiamo celebrato i 150 anni delle relazioni tra Italia e Messico. È stata un’occasione importante per riflettere sui traguardi raggiunti e per individuare nuove prospettive di collaborazione. Italia e Messico condividono una storia, valori e sensibilità comuni. Come descriverebbe oggi lo stato delle relazioni bilaterali? E qual è l’obiettivo principale della sua visita?

Italia e Messico sono uniti da un’amicizia antica, solida e autentica, fondata su profonde radici latine, su un ricco scambio culturale e sulla determinazione condivisa ad affrontare insieme le grandi sfide globali. Questa relazione speciale si è rafforzata in molti settori, anche grazie a un dialogo continuo che, negli ultimi anni, ha ricevuto un nuovo impulso con l’impegno del nostro Governo a rilanciare i rapporti con l’intera regione latinoamericana. A dieci anni dall’ultima visita di un ministro degli Esteri italiano in Messico, questo mio viaggio vuole testimoniare la serietà con cui l’Italia guarda al Messico come partner strategico nella regione.

La visita rappresenta un’occasione per consolidare i risultati ottenuti e aprire nuove strade di collaborazione in un contesto internazionale incerto, in cui è fondamentale rafforzare i legami con chi condivide i nostri valori e obiettivi. È per l’Italia di grande importanza costruire un dialogo solido con il nuovo Governo della presidente Scheinbaum.

Nel corso della giornata incontrerò il mio omologo, il Segretario degli Affari Esteri Juan Ramón de la Fuente, e inaugurerò, insieme al Segretario dell’Economia Marcelo Ebrard, il Business & Investment Forum México-Italia. Ho in programma anche colloqui con la Segretaria degli Interni Rosa Icela Rodríguez, con il Segretario per la Sicurezza e la Protezione Cittadina Omar Hamid García Harfuch, e con la Ministra del Turismo Josefina Rodríguez, con la quale discuteremo nuove sinergie in un settore di grande rilevanza strategica per entrambi i Paesi.

 

Oggi, a Città del Messico, si svolgerà un importante forum economico che vedrà la partecipazione di numerose imprese e imprenditori italiani. Qual è il significato di questo evento? E quali, a suo avviso, sono le aree di maggiore opportunità per espandere il portafoglio di investimenti e intensificare il commercio bilaterale?

Il Messico non è soltanto un Paese amico, con cui condividiamo profondi legami storici e culturali, ma rappresenta anche un partner economico di primo piano per l’Italia. È oggi il principale mercato di destinazione delle esportazioni italiane in America Latina e il secondo nell’intero continente americano.

Questo rapporto si traduce in risultati tangibili: nel 2024 l’interscambio commerciale tra i nostri due Paesi ha raggiunto 8,12 miliardi di euro, con una crescita del 10,1% rispetto all’anno precedente — un dato che testimonia l’enorme potenziale della nostra collaborazione.

Proprio per questo il Messico è stato inserito tra i Paesi prioritari nel Piano d’Azione per l’Export, lanciato a Roma lo scorso 21 marzo. Si tratta di una strategia mirata a rafforzare la presenza italiana nei mercati extra-UE più dinamici e promettenti.

In quest’ottica ho fortemente sostenuto la realizzazione del Business & Investment Forum México-Italia, che oggi riunisce alcune tra le principali aziende italiane attive in settori strategici quali energia, infrastrutture, agroindustria, turismo, siderurgia, automotive, aerospazio, farmaceutico e biotecnologie.

Sarà un’opportunità concreta per costruire nuove alleanze, favorire il trasferimento di know-how e individuare progetti comuni di investimento e sviluppo. L’Italia crede nel potenziale del Messico e intende rafforzare questa partnership con una visione di lungo periodo, fondata su innovazione, sostenibilità e crescita condivisa.

 

Attualmente circa duecento aziende italiane investono in Messico in settori che spaziano dalla manifattura alle energie rinnovabili. Qual è la valutazione del suo Governo riguardo al trattamento riservato alle imprese, ai progetti e agli investimenti italiani nel Paese?

Il Messico si conferma oggi come un polo attrattivo per gli investimenti italiani, e la forte presenza delle nostre imprese sul suo territorio ne è la prova concreta. Sono centinaia le aziende italiane che operano con successo nel Paese, contribuendo allo sviluppo economico e alla creazione di occupazione in comparti strategici come la manifattura, l’automotive, la moda e le energie rinnovabili — ambiti in cui eccelliamo per qualità, design e innovazione.

L’Italia non si limita a essere presente: è protagonista. Mettiamo in campo la nostra capacità industriale, il nostro talento creativo e una visione di futuro condiviso, con l’obiettivo di essere un partner affidabile e strategico per la crescita del Messico.

In questo contesto, iniziative come la decisione di Aeroméxico di attivare voli diretti verso l’Italia rappresentano un passo importante per rafforzare ulteriormente i legami. Auspico che, nel corso dell’anno, si possa anche valutare un incremento nella frequenza dei collegamenti aerei.

 

A livello economico, stiamo assistendo a una riconfigurazione dell’ordine mondiale, influenzata dalle nuove priorità politiche degli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha ridisegnato le alleanze, sia in Nord America che in Europa. In che modo due partner strategici degli Stati Uniti, come Italia e Messico, possono collaborare, coordinarsi o condividere esperienze per affrontare questa nuova realtà?

Italia e Messico, in quanto partner di primo piano e attori responsabili della comunità internazionale, hanno un ruolo centrale da giocare nella gestione dei profondi cambiamenti in corso a livello globale. Le sfide odierne – dalla sicurezza internazionale al cambiamento climatico, dalle tensioni economiche alle crisi geopolitiche – esigono risposte condivise e coordinate. Per questo motivo è più che mai importante rafforzare il dialogo politico tra i nostri Paesi e promuovere la difesa degli spazi multilaterali, come le Nazioni Unite, che per decenni hanno garantito stabilità e cooperazione internazionale.

La nuova posizione degli Stati Uniti dovrebbe rappresentare un’opportunità.

Insieme al Messico, riteniamo sia giunto il momento di spingere per una riforma delle istituzioni multilaterali, affinché siano più snelle, reattive e in grado di rispondere con efficacia alle priorità globali. Allo stesso tempo, dobbiamo promuovere il dialogo economico e commerciale come leva fondamentale per contenere derive protezionistiche e dinamiche tariffarie che minacciano la crescita, l’innovazione e la resilienza delle catene del valore globali.

 

Signor Ministro, Lei conosce bene il Messico: nel corso delle sue precedenti esperienze come Commissario europeo e Presidente del Parlamento europeo, ha contribuito attivamente al rafforzamento dei legami transatlantici. Proprio in questi giorni è stata annunciata la conclusione dei negoziati per l’aggiornamento dell’accordo globale tra l’Unione Europea e il Messico. Qual è la sua valutazione di questo traguardo?

La conclusione dei negoziati per il nuovo accordo globale tra l’Unione Europea e il Messico rappresenta un traguardo di grande rilevanza, atteso da tempo.

L’Italia ha sostenuto convintamente, anche a Bruxelles, la necessità di modernizzare questo strumento. Auspichiamo ora una rapida firma e ratifica dell’accordo, che porterà benefici concreti e reciproci.

 

Signor Ministro, mi permetta di spostare il focus della conversazione sul piano politico.

Come valuta il dialogo con il Governo messicano a livello bilaterale e quali sono oggi i temi prioritari di interesse comune tra i due Paesi?

Italia e Messico condividono una vasta gamma di interessi comuni che spaziano dalla cooperazione politica ed economica fino ai settori culturale, accademico, scientifico e tecnologico. Con il nuovo Governo messicano, l’Italia è pienamente disponibile a rilanciare e rafforzare la partnership strategica bilaterale, un quadro di riferimento avviato nel 2012 che ha contribuito in modo determinante ad approfondire i legami tra i nostri Paesi in tutti gli ambiti di interesse reciproco.

Negli ultimi anni, abbiamo sviluppato una cooperazione sempre più concreta anche su sfide globali e trasversali, come la lotta alla criminalità organizzata transnazionale e alla corruzione. Questi sforzi comuni stanno aprendo nuove opportunità di collaborazione sul piano della diplomazia giuridica, della cooperazione giudiziaria e di polizia.

Il dialogo tra Italia e Messico va oltre l’agenda bilaterale: abbraccia anche le grandi questioni globali e regionali, come la guerra in Ucraina, la crisi in Medio Oriente, il cambiamento climatico, la transizione energetica, la salute globale e la trasformazione digitale.

Questo approccio ampio e multilivello ci consente di lavorare fianco a fianco per costruire un futuro più sicuro, sostenibile e prospero, non solo per le nostre nazioni, ma anche per la comunità internazionale nel suo insieme.

 

Considerando che Italia e Messico condividono tradizionalmente posizioni convergenti in contesti come le Nazioni Unite e il G20, quanto ritiene rilevante il quadro multilaterale nel dialogo bilaterale tra i due Paesi?

Il contesto multilaterale rappresenta un pilastro fondamentale nelle relazioni tra Italia e Messico. I nostri due Paesi condividono una visione comune di un ordine internazionale fondato sul diritto, sulla cooperazione e su una responsabilità condivisa nel rispondere alle sfide globali. Questa convergenza di valori e priorità si riflette chiaramente in sedi cruciali come le Nazioni Unite, dove collaboriamo per promuovere un sistema multilaterale più inclusivo, legittimo ed efficace.

Un esempio concreto è il nostro impegno congiunto all’interno del gruppo “Uniting for Consensus”, che punta a una riforma del Consiglio di Sicurezza fondata su un consenso ampio, sull’equità tra gli Stati e sul principio della sovrana uguaglianza, elementi essenziali per rafforzare la legittimità dell’intero sistema.

Anche nel quadro del G20, Italia e Messico si trovano spesso allineati su temi centrali come la lotta ai cambiamenti climatici, la giustizia economica e la pace internazionale.

 

Storicamente, Italia e Messico hanno collaborato su temi in cui l’esperienza istituzionale italiana ha rappresentato un modello, come nella lotta alla criminalità organizzata o nella tutela del patrimonio culturale. In quali ambiti si sta sviluppando oggi questa cooperazione e dove si intravedono nuove opportunità di scambio e rafforzamento reciproco?

Italia e Messico intrattengono una collaborazione solida e fruttuosa nei settori della sicurezza e della giustizia. La condivisione di esperienze e buone pratiche si concretizza, ad esempio, nella gestione e classificazione dei detenuti ad alta pericolosità e nei programmi di reinserimento sociale.

In questo contesto, non possiamo non ricordare il sacrificio di magistrati come Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, di cui domani ricorre il 33° anniversario della loro uccisione.

Un altro settore chiave di cooperazione è la protezione e valorizzazione del patrimonio culturale. L’Italia, attraverso il lavoro dell’Arma dei Carabinieri ha svolto un ruolo centrale nel recupero e nella restituzione di oltre mille reperti archeologici messicani trafugati e destinati al mercato illecito internazionale.

 

Sul piano culturale, l’Italia rappresenta una vera potenza, con un ampio spettro di elementi di “soft power”. Marchi italiani, design, moda e industrie culturali godono di una forte penetrazione internazionale. Inoltre, l’Italia sarà Paese d’onore alla FIL di Guadalajara. Qual è, secondo lei, l’impatto della cultura nel rafforzare e approfondire le relazioni bilaterali tra i due Paesi?

L’Italia è universalmente riconosciuta come culla di cultura, creatività e innovazione. Il suo straordinario patrimonio artistico, letterario e culturale è da sempre un pilastro della sua identità e costituisce uno strumento strategico di proiezione internazionale.

Il “Made in Italy” va ben oltre una semplice etichetta commerciale: è un simbolo di eccellenza, qualità e originalità che gode di grande ammirazione, particolarmente in Messico.

Essere scelti come Paese d’onore alla Fiera Internazionale del Libro di Guadalajara 2026 non solo testimonia l’affetto e l’interesse profondi per la cultura e la letteratura italiane, ma rappresenta anche un riconoscimento dell’eccellenza del know-how italiano nel mondo.

A Guadalajara, l’Italia presenterà un programma culturale ricco e variegato, che offrirà una panoramica completa della nostra creatività in tutte le sue forme. Oltre al mondo dell’editoria, che sarà protagonista, l’evento includerà concerti, mostre, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali ed esperienze legate al design e alla gastronomia, offrendo così al pubblico messicano un’esperienza culturale unica e coinvolgente.

Nel contesto di questo programma, ho inoltre promosso una nuova iniziativa: la Conferenza dell’Italofonia, che si terrà il prossimo autunno. Il Messico è invitato a partecipare a questo spazio di dialogo e collaborazione, volto a rafforzare ulteriormente gli scambi culturali e il legame tra i Paesi di lingua e cultura italiana.

 

Infine, Signor Ministro, con la sua esperienza, ritiene che, nonostante le turbolenze che oggi attraversano il sistema internazionale, i valori democratici occidentali rappresentino la migliore garanzia per costruire una convivenza armoniosa tra le nazioni e un ordine internazionale giusto?

Sebbene le democrazie non siano prive di imperfezioni, rappresentano senza dubbio lo strumento più efficace a nostra disposizione per favorire una convivenza pacifica tra i popoli. I valori democratici costituiscono la base su cui si possono edificare ponti di dialogo e cooperazione, caratterizzati da inclusività e rispetto dei diritti fondamentali di ciascuno.

Questi principi rimangono il fondamento essenziale per promuovere la pace e la stabilità a livello globale. Essi uniscono profondamente Italia e Messico, due Paesi fratelli che condividono una visione comune del mondo. La libertà si fonda sul rispetto reciproco, dove ogni individuo può esprimersi liberamente e vivere dignitosamente, senza ledere gli altri, creando così le condizioni per una convivenza internazionale più giusta, pacifica ed equilibrata.

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