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UCRAINA: COMUNICAZIONE DI SERVIZIO AGLI ORGANI DI STAMPA

La situazione in Ucraina è particolarmente instabile, con scontri diffusi in varie zone del territorio nazionale. Nelle ultime 48 ore le già difficili condizioni di sicurezza si sono rapidamente degradate, soprattutto a Kiev.

Come noto, il 1 marzo l’Unità di Crisi della Farnesina ha dato indicazione a tutti i connazionali di lasciare la città con tutti i mezzi disponibili. Ciò è avvenuto dopo che, il 12 febbraio, era stato pubblicato un primo invito a tutti i connazionali a lasciare il Paese.

Proprio alla luce del deterioramento delle condizioni di sicurezza, il Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale ha deciso di trasferire l’Ambasciata, spostandola da Kiev: l’ultima Ambasciata di un grande Paese UE a trasferirsi in altra sede, restando sempre in Ucraina.

L’Ambasciatore Zazo, con una complessa operazione gestita dall’Unità di Crisi della Farnesina in stretto raccordo e con il sostegno operativo dell’intelligence, è arrivato oggi a Leopoli dove è stata trasferita la Sede diplomatica italiana in Ucraina.

Da Leopoli continuerà a operare per dare assistenza ai connazionali rimasti in Ucraina. Ciò sarà fatto in stretto raccordo con le Autorità locali, le Organizzazioni Internazionali e le altre operazioni di soccorso sul terreno, valutando la fattibilità di eventuali ricongiungimenti tra gli stessi connazionali in aree vicine, secondo eventuali disponibilità ad offrirsi passaggi a vicenda.

In ragione dell’obiettivo prioritario della nostra Sede diplomatica di tutelare i connazionali in Ucraina, eventuali richieste che esulano dalla messa in sicurezza dei cittadini italiani rimasti nel Paese – ivi incluse le numerose sollecitazioni degli organi di stampa – andranno rivolte alla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina (06/36912070; stampa.farnesina@esteri.it).

Ai giornalisti, reporter e foto/cine operatori italiani tuttora in Ucraina – che in questi giorni sono stati in più volte contattati dall’Unità di Crisi – è stato ripetutamente segnalato il continuo deterioramento della situazione e rinnovata la raccomandazione (come riportato su “Viaggiare Sicuri”) a lasciare immediatamente il Paese con i mezzi disponibili, anticipando successive difficoltà negli spostamenti, comunicazioni e nelle condizioni di sicurezza, già gravemente peggiorate.