“A sei mesi di distanza ritengo che l’Italia abbia impresso una chiara direzione di marcia al Joint Peace Fund, delineando un percorso chiaro ed efficace per ogni futura iniziativa”, così si è espresso l’Ambasciatore Pier Giorgio Aliberti al termine del semestre di Presidenza italiana del Joint Peace Fund (JPF), un fondo multi-donatori di cui fanno parte – tra gli altri – anche Stati Uniti, Giappone e Unione Europea, istituito con l’obiettivo di sostenere il processo di pace birmano. Nel corso degli ultimi sei mesi, in particolare, l’attività italiana si è concentrata sulla razionalizzazione delle risorse disponibili, sull’ampliamento del portafoglio delle iniziative finanziate (ben 22 per 11 milioni complessivi di dollari USA) e sul rafforzamento dei rapporti con tutti gli interlocutori chiave del processo, a partire dalle istituzioni governative e dai gruppi etnici, aumentando così la visibilità degli interventi e consolidando il ruolo del JPF quale interlocutore autorevole ed equidistante nel complesso processo di riconciliazione nazionale in corso in Myanmar.
Ambasciata d’Italia in Myanmar
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