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Afghanistan: inaugurata in Ambasciata mostra sul Minareto di Jam

Una mostra sul Minareto di Jam, uno dei siti afghani tra i primi ad essere iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, è stata inaugurata nell’Ambasciata italiana a Kabul. Fino al 25 agosto l’esposizione, che mette a confronto documenti tridimensionali del minareto realizzati nel corso di una recente spedizione archeologica con i rilievi fotografici condotti dall’architetto italiano Andrea Bruno negli anni ’60 e ’70, sarà visitabile presso il Padiglione espositivo dei Giardini di Babur, nel centro storico di Kabul. All’inaugurazione della mostra in Ambasciata hanno preso parte il ministro delle Finanze Mohammad Humayun Qayoumi, la direttrice dell’ Unesco per l’Afghanistan Patricia McPhillips e l’Ambasciatore italiano Roberto Cantone. 

Il minareto di Jam, che si trova nell’Afghanistan occidentale, vicino al fiume Hari Rud,  è alto 65 metri  su una base ottagonale di 9 metri di diametro ed è  interamente costruito con mattoni cotti in fornace. Decorato con stucchi e tegole smaltate a vetro, riporta disegni geometrici e versetti tratti dal Corano. L’opera è una preziosa testimonianza dello sviluppo raggiunto dall’Afghanistan e dalla cultura islamica già nel XII secolo.

L’Ambasciatore italiano a Kabul, Roberto Cantone, inaugurando la mostra ha sottolineato il contributo dato dall’Italia alla salvaguardia di questo monumento, fin dalla sua scoperta a metà del secolo scorso. Cantone ha ricordato poi l’importante lavoro dell’architetto Andrea Bruno, autore in Afghanistan anche dei progetti degli edifici che ospitano la Residenza e la Cancelleria della rappresentanza italiana a Kabul. Da parte, sua il Ministro  Qayoumi ha ricordato che la mostra è stata ideata nell’ambito del Programma nazionale per la promozione della cultura in Afghanistan, che sostiene il processo di ricostruzione dell’identità nazionale, ”in un momento storico – ha detto – così importante per le sorti del Paese”. La Direttrice Unesco Patricia McPhillips ha infine sottolineato il personale interessamento del Presidente Ghani per la salvaguardia del Minareto e ringraziato la comunità internazionale per il supporto garantito al sito archeologico.