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Cancellata Ambasciata a Jerevan ospita opera De Meo

La cancellata dell’Ambasciata d’Italia a Jerevan, in Armenia, ospita in questi giorni un’installazione di Carlo De Meo che ha scelto di esporre la sua opera non nel chiuso della sede diplomatica, ma all’esterno perché qualsiasi passante la possa apprezzare. In occasione della XVIII Settimana della Lingua Italiana del Mondo l’eclettico artista ha ideato l’opera “CANCELLATA A JEREVAN – o dell’errare nelle parole”, un’installazione di grandi dimensioni (4,5 m di altezza per 22 m di lunghezza), che raffigura un uomo nell’atto di scavalcare la cancellata. E poiché De Meo lavora anche con la parola e i suoi significati, la sua opera si sviluppa su tre livelli: sulla cancellata (limite concreto tra interno e esterno),  sul marciapiede (dove si allungano le dita dell’uomo rappresentato) e, con una scritta sulle vetrate a formare “UNA ERRE CANCELLATA A JEREVAN”. La figura umana , infatti,  è accompagnata da una parola scritta sul muro della cancellata. Una scritta che, togliendo una sola lettera, si trasforma da ARMIAMOCI ad AMIAMOCI. ”Per creare le mie opere – racconta De Meo -vado nella città in cui devo fare l’intervento, solo con i miei attrezzi. Giro per la città. Prendo appunti. Senza un’idea prestabilita. Cerco materiale di scarto, abbandonato, col quale costruisco poi il lavoro. E tutto si svolge nei giorni della mia presenza sul luogo”. 

Da subito l’Ambasciata d’Italia ha dato la piena disponibilità perché l’artista intervenisse fuori della struttura, a diretto contatto con la città e i suoi cittadini.  La sede consolare si trova, infatti, in una zona centralissima, sede di altre ambasciate. Il lavoro di De Meo è stato dunque conosciuto e apprezzato da altri ambasciatori, che passano davanti alla sede italiana tutti i giorni, e dagli abitanti della città .

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