Le sculture interattive dell’artista Vaziri Moghaddam saranno in mostra a Teheran, da domani, presso la “Argo Factory”. L’anteprima dell’esposizione “Mohsen Vaziri Moghaddam. Unrealised Projects. Dynamic Sculptures from Small to Monumental 1968-2018” si è tenuta nel giardino della Residenza dell’Ambasciatore d’Italia, Giuseppe Perrone. Questa iniziativa, ha affermato l’Ambasciatore Perrone nel corso del suo intervento introduttivo, ha il compito di celebrare un grande artista, Mohsen Vaziri Moghaddam, che ha tratto ispirazione dalle correnti artistiche astratte europee e dalla natura italiana, mettendo in evidenza la profondità del legame culturale esistente tra Italia e Iran e delle influenze artistiche reciproche.
Nel corso dell’evento è stato inoltre proiettato il documentario “Mohsen Vaziri Moghaddam. Hands in Earth” prodotto dall’Ambasciata italiana a Teheran con degli artisti locali nell’ambito della sua video-serie esclusiva “From Tehran to Rome. A Journey through Art”, consultabile sui canali social dell’Ambasciata (YouTube, Instagram). In occasione dell’anteprima della mostra, nel giardino persiano della residenza è stata collocata l’iconica scultura in legno realizzata dal Maestro italo-iraniano nel 1970, che riproduce forme antropomorfiche con braccia apribili fino a 3-4 metri.
La mostra realizzata, con il sostegno dell’Ambasciata, dalla “Pejman Foundation” e dalla “Fondazione Mohsen Vaziri Moghaddam”, è stata curata da Hamoun Vaziri, figlio del Maestro, e include oltre un centinaio di opere preservate dalla “Fondazione Mohsen Vaziri Moghaddam”, sita in Roma, tra cui sculture, bassirilievi, schizzi e rilievi ritmici.
Tre anni dopo la scomparsa del Maestro italo-iraniano, viene così ricordato in particolare uno dei suoi periodi artistici più importanti, esponendo i suoi studi, maquettes e sculture del periodo 1966-1978, sinora mai esposti tutti insieme, fornendo al pubblico l’occasione di interagire con le opere d’arte scomponendole e ricomponendole a piacere.
Al centro dell’anteprima nel giardino persiano della residenza l’iconica scultura in legno realizzata dal Maestro italo-iraniano nel 1970, che riproduce forme antropomorfiche con braccia apribili fino a 3-4 metri.