Nell’ambito della “Settimana della Lingua Italiana nel Mondo”, l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo ha organizzato, in collaborazione con la locale Società Dante Alighieri, l’evento “Una conversazione con Gianrico Carofiglio”, scrittore italiano le cui opere stanno riscuotendo un crescente interesse sul mercato bosniaco-erzegovese.
Nell’introdurre l’evento, che ha registrato un grandissimo successo, l’Ambasciatore d’Italia a Sarajevo Marco Di Ruzza ha sottolineato che la presenza di una firma di prestigio e famosa in tutto il mondo, come Gianrico Carofiglio, conferma l’attenzione e l’impegno che l’Ambasciata riserva alla diplomazia culturale, e che percepisce il prezioso contributo ai processi di riconciliazione e di coesione sociale nel Paese attraverso la magnifica forza unificante della cultura e dell’arte.
“Dopo la tappa sarajevese del Sanremo Giovano World Tour, il trionfale concerto del Maestro Riccardo Muti celebrativo dei Cento Anni della Filarmonica e la presentazione dello studio di progettazione esecutiva del Museo di arte contemporanea Ars Aevi, finanziato dall’AICS – ha affermato Di Ruzza – l’incontro con Gianrico Carofiglio ha aggiunto un altro tassello a questo splendido autunno culturale italiano a Sarajevo”. Tra il pubblico, presente il Ministro della Giustizia del Cantone di Sarajevo, Darja Softic Kadenic.
L’evento si è svolto sotto forma di chiacchierata tra Carofiglio e la moderatrice, Elvira Mujcic, scrittrice bosniaco-erzegovese naturalizzata italiana. Il colloquio, che ha coinvolto anche il pubblico, ha consentito allo scrittore di spaziare su numerosi argomenti: dalle proprie fonti di ispirazione al metodo di lavoro adottato in fase di scrittura, passando agli inevitabili riferimenti alle sue precedenti esperienze professionali, ex-procuratore ed ex-Senatore della Repubblica.