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Italia-Rep.Ceca: Terzi, Praga partner di rilievo per rilancio UE

L’Italia considera la Repubblica Ceca un partner importante nel quadro dell’Unione Europea. Lo ha sottolineato il Ministro Giulio Terzi incontrando alla Farnesina il Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri ceco, Karel Schwarzenberg. I due Ministri hanno convenuto sulla necessità di promuovere la sempre maggiore coesione fra gli Stati membri dell’Unione per una crescita economica sostenibile – europea e mondiale – di lungo periodo.


E’ questa – ha sottolineato Terzi – una delle sfide decisive che l’Europa è chiamata a fronteggiare, per far sì che l’Unione svolga un ruolo all’altezza delle sue legittime ambizioni internazionali e rispondente alle attese degli attori globali. E’ in questo contesto – ha aggiunto – che si inquadra la viva aspettativa statunitense di un forte impegno anche da parte europea per la liberalizzazione del mercato transatlantico, colta durante l’importante visita compiuta negli Stati Uniti la scorsa settimana dal Presidente del Consiglio Monti.


I due Ministri hanno anche parlato delle relazioni bilaterali, già ottime, e che attraversano una fase di particolare intensità. Sul piano economico, infatti, nei primi undici mesi del 2011 l’Italia, con un interscambio di 7,5 miliardi di euro, s’è confermata al 7° posto fra i principali Paesi acquirenti e al 6° fra quelli fornitori. Terzi e Schwarzenberg hanno condiviso la volontà di promuoverne l’ulteriore rafforzamento a tutti i livelli, con particolare riguardo alle promettenti prospettive di collaborazione nei settori della ricerca e sviluppo, e della scienza e tecnologia, in virtù del rilievo strategico di tali comparti per la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati.


Piena convergenza di vedute anche sulle principali questioni di politica internazionale, a partire dalla necessità di sostenere con convinzione la prospettiva europea dei Balcani Occidentali. Circa le future evoluzioni nell’area del Mediterraneo e del Medio Oriente, entrambi hanno posto l’esigenza sia di un’efficace azione internazionale per la tutela dei diritti umani e della libertà di culto, che del rafforzamento del dialogo euro-arabo.

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