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Tashkent: Italia fotografata dagli Alinari ai contemporanei

Si inaugura il 15 ottobre nella sede dell’Istituto Nazionale per l’Arte e il Design presso l’Accademia delle Belle Arti a Tashkent la mostra “ItaliAE. Dagli Alinari ai Maestri della fotografia contemporanea”, organizzata dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con il MAECI, Fratelli Alinari IDEA Spa e con l’Accademia delle Belle Arti di Tashkent.

Curata da Rita Scartoni e Luca Criscenti, questa esposizione vuole presentare l’immagine caleidoscopica dell’Italia, da qui il titolo al plurale ItaliAE, e lo fa a 360 gradi con una selezione di fotografie divisa in tre sezioni: Paesaggi, Opere, Volti. Realizzati negli ultimi 160 anni, a partire dall’Unità d’Italia, da fotografi diversissimi tra loro, da Gianni Berengo Gardin a Paolo Pellegrin, da Gabriele Basilico a Gian Paolo Barbieri, da Luigi Ghirri a Mario Giacomelli e Ferdinando Scianna, questi scatti hanno immortalato il Belpaese con tecniche e stili diversi che ne evidenziano non solo il ricchissimo retaggio storico e artistico ma anche l’avanguardia tecnologica.

Le pareti bianche delle tre sale ospitano foto inedite, suggestive, coinvolgenti e talvolta inquietanti, come la foto del vulcano Etna che attraverso l’obiettivo di Vittorio Sella diventa l’ambientazione ideale per l’Inferno di Dante, quest’anno ricordato nel settecentesimo anniversario della morte. Troviamo rimandi non solo letterari ma anche pittorici in foto sperimentali come quelle surreali di Catania e Ferrara realizzate da Gabriele Croppi dove si avverte l’influenza di De Chirico o il collage sul mercato della Vucciria di Maurizio Galimberti a Palermo, ispirato al celebre quadro di Guttuso. Pur nella loro diversità queste opere presentano scene di vita quotidiana dove la presenza umana, a parte qualche eccezione, come ad esempio il famosissimo ritratto di Giuseppe Garibaldi, rimane nell’anonimato.

Protagonista in situazioni di lavoro dapprima contadino, poi artigianale come il giovane liutaio di Alex Majoli e tecnologico dell’industria aerospaziale di Lorenzo Maccotta, l’individuo risulta spesso infinitesimale quando sovrastato dalla natura o reso di spalle per permettere l’immedesimazione dello spettatore e farlo sognare. In occasione dell’inaugurazione un video, proiettato nella sala conferenze, introdurrà alla mostra con una rassegna di foto sapientemente fuse da Luca Criscenti con immagini in movimento del paesaggio italiano reale. Come dice la curatrice Rita Scartoni, la mostra permette di “cogliere attraverso assonanze quell’insieme variegato di incanti, saperi, contraddizioni che fanno dell’Italia un Paese speciale”. La mostra resterà aperta fino al 12 novembre. 

 

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