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L’Italia nei ranking internazionali

I ranking internazionali hanno una elevata capacità di influenzare le scelte di localizzazione degli investimenti agendo sulla percezione degli investitori, ma soprattutto sulle prime operazioni di screening che riguardano in particolare il “clima di affari “dei Paesi in cui realizzare gli investimenti.

Il nostro Paese, pur in presenza di alcune criticità, gode di una positiva percezione certificata da alcuni indici internazionali:

  • L’ultimo rapporto Foreign Direct Investment Confidence Index 2025 realizzato dall’Agenzia Kearney, posiziona l’Italia all’ 8° posto tra le 25 economie attrattive (11ma posizione nel 2024). L’indice misura annualmente l’impatto delle politiche e dei cambiamenti economici e normativi sulle intenzioni di investimento di amministratori delegati ed altri decision makers di circa mille aziende globali.
  • il Global Attractiveness Index 2023 di The European House Ambrosetti, colloca l’Italia al 16° posto su 146 Paesi rispetto al 19° posto nell’edizione precedente superando la Danimarca, il Belgio e l’Irlanda (nel 2017 occupava la 25ma posizione). Nell’edizione 2025 il Paese mantiene la 10ma posizione a livello globale confermandosi nella top 10 dei Paesi più innovativi al mondo per il secondo anno consecutivo.
  • Secondo EY Attractiveness Index Survey 2025, l’Italia conta 224 progetti di investimenti diretti esteri nel 2024, rispetto ai 214 dell’anno precedente, registrando una crescita del 5% degli investimenti diretti esteri (IDE). Questo dato rappresenta una controtendenza rispetto al contesto europeo, dove si è registrato un calo del 5% per il 2024.  Si rafforzano gli investimenti provenienti dall’Europa e gli Stati Uniti rappresentano il principale Paese di provenienza degli investimenti in Italia. Il 25% degli investimenti si concentra nel settore dei servizi digitali e IT, seguiti dai servizi professionali e dai comparti dei prodotti industriali e mobilità.

Il posizionamento dell’Italia negli indici sopra citati non è sempre coerente con la realtà macroeconomica del Paese, producendo potenziali conseguenze negative sulla percezione degli investitori stranieri. Difatti, parte degli indici sono costruiti non attraverso dati oggettivi ma attraverso interviste atte a misurare le percezioni. Considerando che l’Italia è uno dei Paesi più autocritici al mondo, ciò la penalizza rispetto a Paesi la cui auto-percezione risulta essere più positiva (The European House Ambrosetti).

Inoltre, alcuni elementi peculiari del nostro ordinamento, come ad esempio l’obbligatorietà dell’azione penale, segnalano un maggiore numero di reati falsando l’immagine del nostro Paese, se messo a confronto con sistemi giuridici diversi. Nel quadro del consolidamento della strategia nazionale per l’attrazione degli investimenti dall’estero è stata, dunque, attivata una strategia volta a rendere più aderente alla realtà il posizionamento dell’Italia nei diversi ranking internazionali elaborati da organizzazioni ed enti sia pubblici che privati. A tal fine, il Comitato Attrazione Investimenti Esteri (CAIE) ha creato al suo interno un Gruppo di Lavoro Indici Internazionali (per ulteriori approfondimenti vediGovernance).