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Perché investire in Italia?

L’attrazione degli investimenti esteri è fra le priorità strategiche del Governo italiano, che è fortemente impegnato nella creazione di un ambiente favorevole agli investitori stranieri.

L’Italia è la terza economia dell’Eurozona, con un mercato interno di circa 60 milioni di persone ed un PIL a prezzi correnti di 2.42miliardi USD (FMI, 2025). L’Italia è una delle principali porte di accesso a un mercato di 500 milioni di consumatori dell’Unione Europea e a 270 milioni di consumatori del Nord Africa e del Medio Oriente.

L’Italia è l’ottava economia manifatturiera al mondo e il quarto Paese al mondo per totale delle esportazioni (2024). Il valore delle esportazioni italiane nel 2024 ha raggiunto i 675 miliardi di euro.

Il nostro Paese è il 2° Paese più attrattivo nell’UE con 35,6 miliardi di euro di capitale estero attratto in progetti greenfield (World Investment Report 2025).

L’Italia è il primo Paese tra le economie del G20 per diversificazione industriale. Inoltre, è leader nel settore manifatturiero, agricolo e turistico ed ha uno dei più alti avanzi commerciali del mondo grazie alla sua specializzazione non solo nei settori tradizionali del “made in Italy” come la moda, l’agroalimentare, il vino, i mobili e le piastrelle di ceramica, ma anche in altri settori a medio-alta e alta tecnologia come l’ingegneria meccanica, la meccanica, la cantieristica navale, gli yacht a motore, l’aerospazio, le auto sportive e i prodotti farmaceutici. L’Italia è tra i Paesi con un’ampia bilancia commerciale positiva,  tra i Paesi G7 e G20 con 54 miliardi di euro nel 2024.

L’Italia ospita numerosi centri di ricerca e sviluppo di eccellenza e oltre 150 distretti innovativi. Attualmente sono  15 le università italiane tra le prime 500 università censite al mondo e l’Italia è la seconda forza europea più presente nella classifica QS World University Ranking (QS World University Rankings 2026 ). Il Politecnico di Milano è l’università italiana tra le migliori 100 al mondo.

Nel 2023, l’Italia è riuscita ad attrarre 106mila studenti universitari stranieri, un valore inferiore di 16mila unità rispetto all’anno precedente, superando la Spagna per la prima volta dallo scoppio della pandemia da Covid-19 (2020)

I ricercatori italiani partecipano attivamente o gestiscono centri e reti di Ricerca e Sviluppo europei, come il laboratorio di Fisica delle particelle del CERN e strutture di alta competenza ed interesse transnazionale in settori quali l’aerospazio e l’osservazione terrestre. L’Italia ha un ruolo di rilevo nella comunità scientifica internazionale e la produzione scientifica è cresciuta più velocemente della maggior parte degli altri paesi. In particolare l’Italia è la sesta nazione più prolifica al mondo come numero di pubblicazioni scientifiche in vari ambiti. Il nostro Paese si posiziona inoltre al 9° posto nella top 10 della ricerca scientifica in termini di pubblicazioni prodotte in ambito Intelligenza Artificiale (classifica guidata da Cina, Stati Uniti, Regno Unito e India, considerando il periodo tra il 2018 e il 2023).

Le piccole e medie imprese (PMI) italiane sono tra le più innovative d’Europa: la percentuale delle PMI che hanno introdotto innovazioni di prodotto e di processo, strategiche e organizzative, è superiore alla media dell’Unione europea.

L’Italia è la seconda economia manifatturiera più grande d’Europa (1.076 miliardi di euro di valore della produzione). In particolare, nel settore farmaceutico, dove operano con successo sia imprese nazionali sia multinazionali, l’Italia ha affermato il proprio ruolo di primo produttore europeo, con una produzione farmaceutica pari a 56 miliardi di euro nel 2022 (dati Federazione Europea dell’Industria Farmaceutica). L’Italia è il primo Paese al mondo per crescita in valore dell’export dell’industria farmaceutica tra il 2021 e il 2023, con un balzo di $13,6 miliardi di dollari (Fondazione Symobola).

L’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti (91,6%, il doppio della media UE di 57,9%). (Fondazione Symbola, 2025)

L’Italia è prima in Europa per l’indice di efficienza nell’impiego delle risorse (274 punti), indicatore che evidenzia la capacità di produrre beni riducendo l’impiego di materie prime, acqua, energia e l’intensità delle emissioni di GHG. Un dato superiore alla media UE (147 punti) e a quello di Germania (167), Francia (162) e Spagna (131) (dati Eco-innovation Index 2022).

L’Italia è prima in Europa per numero di aziende agricole biologiche, con 82.627 operatori, davanti a Francia (60.522), Spagna (55.851), Germania (36.688) e Austria (26.251). L’Italia con 856 denominazioni è anche prima in Europa per prodotti agroalimentari e vitivinicoli registrati e protetti: 584 DOP, 268 IGP e 4 STG. L’Italia ha una quota di prodotti alimentari con residui chimici oltre i limiti di legge pari a 0,98% del totale, risultando seconda in Europa e prima tra i grandi Paesi del continente (2022). L’agricoltura italiana negli ultimi 20 anni ha ridotto le sue emissioni di gas serra in percentuale più degli altri grandi Paesi UE (Francia, Germania e Spagna) e della media UE-27 (2021).

Inoltre, il nostro Paese è il più grande operatore al mondo nelle rinnovabili, con 63.3 GW di capacità gestita nel 2023. Nel 2023, l’Italia è entrata nella top 10 dei migliori mercati fotovoltaici al mondo, con 5,2 GW di nuovi impianti solari installati.

L’Italia è terza al mondo per saldo della bilancia commerciale nell’arredo con $10,9 miliardi, preceduta da Cina ($119 mld) e Vietnam ($12,8 mld). L’Italia è prima in Europa e seconda al mondo per turismo congressuale, con 553 congressi ospitati nel 2023 (Fondazione Symbola).

Il nostro Paese ha il più efficiente sistema di sdoganamento merci, oggi totalmente digitalizzato.

Investire in Italia significa avere accesso ad un immenso patrimonio di conoscenze intellettuali e specialistiche uniche al mondo in tutti i campi ed uno straordinario know-how in settori strategici quali: macchinari, automazione, moda e design, fino all’alimentare e la cucina. In questi anni l’Italia si è, inoltre, aperta agli investimenti stranieri anche in settori sensibili, come energia, reti, telecomunicazioni e trasporti.

Le città italiane sono impreziosite da un’innumerevole quantità di monumenti ed opere d’arte la cui bellezza è apprezzata e riconosciuta a livello internazionale. Il Paese, infatti, si posiziona al primo posto nella classifica UNESCO per numero di siti patrimonio dell’umanità (60 dichiarati, 2024).

Oggi l’Italia è la prima nazione europea per competitività turistica regionale, la seconda in Europa per presenze turistiche. Con quasi 58 milioni di arrivi internazionali siamo al quinto posto nella classifica globale dei Paesi più visitati. (World Travel&Tourism Council – Wttc). Nei primi 7 mesi del 2025, l’Italia si è confermata mercato leader a livello globale con presenze totali in crescita del 5,7% e presenze internazionali del 10,45%. Oltre 25 miliardi sono stati i ricavi per il settore nel solo primo trimestre dell’anno in corso

I risultati conseguiti fino ad ora dal Paese sono estremamente favorevoli e testimoniano la rinnovata attenzione con la quale gli investitori internazionali ci guardano. Come riconoscimento dell’impegno prolungato nel tempo, la posizione del nostro Paese nei ranking internazionali è nuovamente in crescita come testimoniano le principali classifiche mondiali dei migliori istituti di ricerca (vedi anche: l’Italia nei ranking internazionali).