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IRAN: nucleare; ora “inevitabili sanzioni dure ed efficaci”

La decisione del Governo iraniano di avviare operazioni di arricchimento dell’uranio nell’impianto di Qom – Fordow è fonte di gravissima preoccupazione e merita la più ferma condanna. Ad affermarlo è Maurizio Massari, Portavoce della Farnesina, secondo il quale “Teheran dimostra purtroppo di volersi muovere nella direzione opposta a quella indicata dalle Risoluzioni dell’Aiea e delle Nazioni Unite”. “E’ inevitabile a questo punto – prosegue Massari – che la pressione sull’Iran venga esercitata attraverso un rafforzamento del regime sanzionatorio con misure finalizzate a sottrarre a Teheran i mezzi per continuare le sue attività nucleari contrarie alla legalità internazionale”. “Di fronte al persistente rifiuto da parte iraniana ad accettare il dialogo negoziale proposto dalla comunità internazionale – conclude Massari – l’Italia sosterrà, con i principali partner europei ed internazionali, l’adozione di sanzioni dure ed efficaci”.


L’avvio da parte dell’Iran dell’arricchimento dell’uranio presso il sito di Fordow, è stato confermato dall’agenzia atomica internazionale Aiea secondo la quale l’Iran “ha cominciato la produzione di uranio arricchito fino al 20% utilizzando centrifughe di tipo IR-1 nell’impianto di Fordow”. Il portavoce dell’Aiea, Gill Tudor che ha dato la conferma ha aggiunto che “tutto il materiale nucleare presente presso il sito rimane sotto la supervisione dell’agenzia”.


L’Unione Europea ha ribadito “le serie preoccupazioni per il programma nucleare iraniano” e si prepara a presentare il “rafforzamento delle sanzioni” contro l’Iran, secondo quanto confermato da Maja Kocijancic, portavoce della responsabile della diplomazia Ue Catherine Ashton, ricordando che l’Europa “resta aperta” alla ripresa di negoziati “senza preconcetti da parte dell’Iran” che però non ha ancora dato risposte alla lettera inviata nell’ottobre scorso. La questione sanzioni sarà al centro del Consiglio Affari Esteri Ue anticipato al 23 gennaio prossimo.