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Diritti umani: Terzi, pilastro della politica estera italiana

“La tutela dei diritti umani è una componente fondamentale della politica estera italiana”. Lo ha detto il Ministro Giulio Terzi nel suo intervento alla XIX sessione del Consiglio ONU dei diritti umani a Ginevra, ricordando l’impegno dell’Italia per la difesa di donne e bambini, contro le violenze di genere e contro le mutilazioni genitali femminili. “C’è una stretta relazione tra pace e pieno rispetto dei diritti umani – ha aggiunto Terzi – le violazioni dei diritti umani su larga scala creano instabilità e provocano conflitti”.


Tra i temi affrontati da Terzi c’è stato quello dell’immigrazione. “Il governo italiano – ha spiegato – ha ribadito il suo impegno nella tutela dei diritti di tutti i lavoratori migranti, il cui contributo all’economia dell’Italia non può essere sottovalutato, di tutte le minoranze, di tutti i gruppi più vulnerabili come le comunità rom e sinti”.


L’Italia è poi “profondamente preoccupata” per gli “sviluppi negativi della situazione dei diritti umani in Iran, soprattutto riguardo a pena di morte, tortura, libertà di espressione e di religione”, ha sottolineato Terzi, aggiungendo che l’Italia “continua a sperare che un dialogo onesto e aperto con le autorità di Teheran possa apportare quei miglioramenti a cui aspira la società iraniana”.


Sotto i riflettori a Ginevra anche la crisi siriana. Il Consiglio ONU ha indetto per domani un “dibattito urgente”, ha reso noto la Presidente Laura Dupuy Lasserre. La richiesta è arrivata dal Qatar con l’appoggio dalla maggioranza dei membri della Lega Araba, dell’Ue e gli Usa. La Russia ha però preso la parola per chiedere che il dibattito sia “costruttivo e non politicizzato” e non conduca ad un “documento scritto”. Anche la delegazione cubana è intervenuta per chiedere che l’obiettivo non sia di “stabilire un pretesto per un azione militare”. Da parte italiana, ha detto Terzi nel suo intervento, è arrivato un appello alle varie componenti dell’opposizione siriana “a compattarsi attorno ad una più vasta piattaforma che abbia il suo perno nel Cns”.