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ITALIA-SERBIA: Monti a Belgrado – “Condivido con Tadic gioia bandiera UE”. Siglati numerosi accordi

Con la missione in Serbia guidata dal Presidente del Consiglio Mario Monti l’Italia torna a Belgrado con un capo di Governo dal 2000. Questo, inoltre, è il primo Vertice intergovernativo di Monti, a testimonianza dell’intensità dei rapporti bilaterali connotati da un partenariato strategico.


L’Italia è lo sponsor principale dell’ingresso della Serbia nell’UE. Uno sostegno di lungo periodo, “dal Governo Prodi prima e Berlusconi, con i Ministri D’Alema e Frattini” e ora con il “nostro” esecutivo, ha ricordato Monti, che si è detto quindi “particolarmente lieto” per l’ottenimento, da parte di Belgrado, dello status di candidato, lo scorso primo marzo. Monti ha poi affermato di “unirsi alla gioia” di Tadic nel “poter esibire, solo da una settimana, la bandiera UE” nel proprio Paese.


Il Vertice, ha cui hanno preso parte una folta delegazione di Ministri, è servito anche a rafforzare ulteriormente i rapporti economici. Il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha spiegato che “siamo il terzo partner economico e commerciale della Serbia e possiamo puntare a crescere ulteriormente”. “Con il Governo serbo – ha ancora detto Passera – abbiamo individuato aree molto importanti di collaborazione nel campo delle infrastrutture, delle ferrovie, delle imprese. Sono in ballo investimenti italiani importanti”.


A Belgrado sono stati siglati diversi accordi che vanno dalla lotta alla criminalità organizzata, il traffico illegale di stupefacenti e il terrorismo internazionale, ad un memorandum di collaborazione in materia di protezione civile. E, ancora, un protocollo sullo sviluppo rurale e la qualità dell’agricoltura, passando per una cooperazione in materia di protezione ambientale nonché un memorandum d’intesa per la collaborazione informatica tra le Fiamme Gialle e la polizia fiscale serba. Oltre ad una intesa di cooperazione mirata all’integrazione di Belgrado nell’UE a firma del Ministro Giulio Terzi.


Da parte serba, Tadic si è detto “certo che continueremo ad avere l’appoggio” dell’Italia sul fronte dell’allargamento europeo ed ha posto l’accento sugli “importanti progetti” in corso con l’Italia in campo energetico, di reti di trasporto, passando per i settori automobilistico, del tessile e dell’abbigliamento. In Serbia – ha ricordato inoltre Tadic – ci sono già molte imprese italiane, hanno raggiunto le 400 unità dalle 150 del 2009, “con 20 mila posti per i nostri operai”: “siamo un paese di produttori, come ho detto a Monti, con un’economia stabile e possiamo arrivare a ottimi risultati anche in futuro”.

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