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Brasilia: seminario economico sui modelli di sviluppo Italia-Brasile

L’Ambasciata italiana a Brasilia ha ospitato la scorsa settimana il seminario “Brasile e Italia nel contesto globale: esperienze e modelli di sviluppo”, alla presenza di oltre duecento operatori del sistema economico italiano e brasiliano, tra cui Telecom Italia, Intesa Sanpaolo e Avio.


L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Guido e Maria Carli, dalla Banca d’Italia e dall’Associazione Bancaria Italiana, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana e della Presidenza della Repubblica Federale del Brasile, ha rappresentato un’occasione importante per un confronto tra esponenti di altissimo livello delle classi dirigenti dei due Paesi.


Nel corso del seminario è stata presentata la versione aggiornata dello studio “modello di sviluppo industriale del sistema Italia in Brasile”, che censisce la presenza imprenditoriale italiana e indica possibili linee di ulteriore sviluppo in settori di eccellenza del “Made in Italy”. Lo studio è consultabile nella home page dell’Ambasciata sia in italiano che in portoghese.


Il Direttore Generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, ha illustrato dinanzi ai rappresentanti del Banco Central e di altri istituti finanziari brasiliani le riforme intraprese dal Governo Monti, che hanno inciso per circa 5 punti sul PIL nazionale e che presentano effetti strutturali molto ampi e duraturi. Il DG di Banca d’Italia e il Governatore del Banco Central do Brasil hanno anche concordato sulla necessità di riattivare il coordinamento in ambito G20, al fine di costruire meccanismi efficaci e condivisi di regolamentazione e di sorveglianza del sistema finanziario internazionale, mirando a un riequilibrio dei sistemi economici e delle politiche del G20.


Durante l’incontro è stato firmato anche il memorandum d’intesa tra il Consiglio nazionale per lo sviluppo scientifico e tecnologico, l’Agenzia Federale per l’Istruzione Superiore e il Gruppo Esponenti Italiani, che raccoglie oltre 70 grandi imprese italiane in Brasile. Tale protocollo fornirà il quadro di riferimento per la partecipazione delle aziende italiane al programma “Scienza Senza Frontiere”, che prevede la concessione di 100.000 borse di studio per favorire l’internazionalizzazione della formazione di studenti e ricercatori brasiliani. Oltre a Telecom Italia, che ha offerto 400 stage semestrali, di cui 160 coperti da borse di studio “all inclusive”, grande interesse è stato manifestato da altre aziende, tra cui il gruppo Finmeccanica, Fiat, Almaviva, Enel Green Power, Avio, Natuzzi.

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