Il Segretario Generale dell’Onu Ban ki Moon si aspetta un ritorno “molto presto” in Siria dell’inviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba, Kofi Annanmentre all’Onu continuano le consultazioni per arrivare ad una nuova risoluzione. La Siria – ha dettoil Segretario Generale – “deve affrontare una profonda crisi, estremamente pericolosa, che potrebbe avere enormi ripercussioni per la regione e nel mondo. Non sappiamo come gli eventi si svilupperanno – ha aggiunto – ma noi sappiamo che abbiamo tutti la responsabilità di lavorare per una soluzione di questa profonda crisi”.
All’Onu, intanto, gli ambasciatori dei 15 Paesi del Consiglio di Sicurezza che ieri si sono lasciati senza essere riusciti a trovare un accordo formale su un progetto di dichiarazione presidenziale (che ha meno peso di una risoluzione), ritornano a discutere un testo emendato. Il progetto mira a sostenere la missione di mediazione dell’ex Segretario dell’Onu Kofi Annan e a fare pressioni su Damasco. Il progetto di dichiarazione chiede al presidente siriano Bashar al Assad di applicare ‘totalmente e immediatamente’ il piano di soluzione in sei punti presentato da Annan. Nella stesura precedente si faceva riferimento a ‘misure supplementari’ da applicare se i sei punti non fossero stati adottati nel giro di sette giorni. Il nuovo testo, per venire incontro alle obiezioni poste dalla Russia, fa riferimento a tappe ulteriori.