“Garantire anzitutto l’incolumità dei nostri connazionali”: così il Ministro Giulio Terzi ha commentato, “con soddisfazione”, la notizia della liberazione di Paolo Bosusco, l’italiano rapito il 14 marzo scorso nell’Orissa indiano mentre accompagnava in un trekking Claudio Colangelo, anch’egli sequestrato e poi rilasciato il 25 marzo.
“Ora – ha proseguito Terzi che ha ringraziato l’Unita’ di Crisi della Farnesina, i diplomatici in India e le autorità dello Stato dell’Orissa e di New Delhi – il nostro lavoro continua con la stessa determinazione per assicurare la liberazione di coloro che sono ancora ostaggio di rapitori in altri paesi”. Ed ha aggiunto: “Ai loro familiari, e ai congiunti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, va il nostro pensiero. Condividiamo l’angoscia che stanno vivendo in queste ore. La Farnesina è al loro fianco e prosegue la sua azione per la soluzione positiva di tutti i casi ancora aperti”.
“Sono finalmente libero, sto bene. Non ho alcun risentimento nei confronti dei miei rapitori”, ha detto Bosusco al suo arrivo a Bhubaneswar. “Torno presto in Italia”, ha poi detto in una commossa telefonata al padre Azelio, che si è detto “emozionato e ora molto più tranquillo”.