Il 7 giugno si è aperta presso la Galleria Civica di Zilina (Slovacchia) la retrospettiva su Gianni Bertini, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bratislava, in occasione della ricorrenza dei 90 anni della nascita di Bertini e dei 40 anni da quando ha realizzato, in Slovacchia, un progetto con l’amico artista Alex Mlynarcik.
40 opere 1954-1975
In mostra 40 opere che illustreranno il percorso artistico di Gianni Bertini nel periodo compreso tra il 1954-1975, dalle prime opere informali alla stagione della mec-art. L’evento è realizzato in collaborazione con Archivio Bertini e Frittelli arte contemporanea, Firenze.
La mec-art
Precursore dei linguaggi della pop art, Bertini visse il primo periodo dell’arte nucleare e informale ed arrivò, seguendo gli spunti critici di Pierre Restany a Parigi, a concepire la mec-art, nella quale pittura e fotografia collaboravano nella direzione della riproduzione in serie dell’opera d’arte. A Milano insieme a Mimmo Rotella, Aldo Tagliaferro, Elio Mariani e Bruno Di Bello si creò un gruppo unito fino alla fine degli anni ‘60, che faceva ricerca nell’ambito della sperimentazione serigrafica, tra collage, fotomontaggi, fotopittura e poesia visiva.
Le opere di Bertini sono presenti in collezioni prestigiose in tutto il mondo, tra cui il Musée d’Art Moderne e il Centre Georges Pompidou a Parigi, il Moderna Museet a Stoccolma, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma, la Galleria degli Uffizi a Firenze, il Museo di Arte Moderna a Seoul e la Collezione di Arte Contemporanea della Farnesina presso il Ministero degli Affari Esteri italiano a Roma.