Il sostegno internazionale all’Afghanistan sarà condizionato all’impegno delle istituzioni nella lotta alla corruzione e al rispetto dei diritti umani e soprattutto della condizione femminile. Lo ha spiegato il Sottosegretario Staffan De Mistura in un briefing con la stampa sugli esiti della conferenza di Tokyo di domenica scorsa, che ha stanziato 16 miliardi di aiuti dopo il 2014.
Migliorare con forza la condizione femminile
In Giappone l’Italia “ha puntato i piedi” soprattutto per la tutela delle donne, spinta da una mozione bipartisan del parlamento e dalla tenacia del governo in sede di trattativa, riuscendo ad ottenere una “risoluzione” per “migliorare con forza” la condizione femminile in un paese dove le donne sono il 51% ma ancora sono discriminate e nel peggiore dei casi uccise per adulterio.
Trovare nuove formule di coesistenza
La conferenza di Tokyo è servita a far capire al presidente Karzai che la comunità internazionale rispetta le tradizioni afghane, ma allo stesso tempo che “noi abbiamo il diritto di decidere come spendere i nostri soldi”, ha puntualizzato De Mistura, auspicando che nel nuovo Afghanistan “tutte le compagini trovino una formula di coesistenza, con il sostegno della comunità internazionale, senza interferenze dei paesi limitrofi e con alcuni punti fondamentali come la fine della guerra e dell’orrore di questi ultimi dodici anni”.