Il sostegno dell’Italia all’integrazione europea della Serbia, i rapporti bilaterali, sono stati al centro dei colloqui del Ministro Giulio Terzi, giunto nella capitale serba con un volo di linea, con la dirigenza serba, a pochi giorni dall’insediamento del nuovo governo nel Paese balcanico. Il titolare della Farnesina è il primo esponente di un governo Ue, e in assoluto il primo Ministro degli esteri al mondo a incontrare la nuova compagine governativa di Belgrado, una coalizione fra conservatori nazionalisti e socialisti.
Per l’Italia i rapporti con la Serbia e con il resto dei Balcani hanno assoluta priorità, ha detto Terzi al termine dell’incontro con il nuovo Primo Ministro serbo Ivica Dacic. Parlando ai giornalisti in una conferenza stampa congiunta Terzi ha sottolineato come l’Italia sia stata dal primo momento “sostenitore instancabile” a favore della concessione alla Serbia dello status di paese candidato alla Ue. “Ci auguriamo – ha aggiunto Terzi – che si possano aprire al più presto i negoziati di adesione per Belgrado”, un percorso, ha precisato, che si dovrà sviluppare con processi di riforme interne insieme alla continuità del dialogo tra Belgrado e Pristina. “Sono fiducioso – ha concluso Terzi – che su entrambi i piani vi saranno dei progressi che la Ue riconoscerà nel decidere l’avvio del negoziato”.
L’importanza del dialogo sul Kosovo
Terziha sottolineato l”importanza che il dialogo sul Kosovo tra Belgrado e Pristina ha per il prosieguo del cammino europeo della Serbia. “Il dialogo è un elemento di grande rilevanza per l’avvicinamento della Serbia alla Ue”, ha detto. Dopo una lunga sospensione legata al processo elettorale in Serbia (dove si è votato il 6 maggio), il negoziato tra Belgrado e Pristina dovrebbe riprendere nelle prossime settimane. Il Premier Dacic da parte sua ha osservato che il nuovo governo non ha ancora affrontato questo tema delicato. “Siamo disponibili e ritengo che se ne parlerà dal prossimo settembre”.
Rapporti bilaterali
Oltre al negoziato di adesione della Serbia all’Ue, nei colloqui di Terzi con la dirigenza governativa serba, tra cui il Ministro degli esteri Ivan Mrkic, si e’ parlato della cooperazione regionale nell’area balcanica e dello stato dei rapporti bilaterali anche in riferimento alle prospettive degli investimenti italiani in Serbia. Nonostante la congiuntura internazionale negativa, l’Italia si è confermata anche nel 2011 terzo partner commerciale della Serbia, con un interscambio commerciale tornato ai livelli pre-crisi del 2008 per un ammontare di circa 2 miliardi di euro. Con una presenza di circa 500 aziende a partecipazione italiana che occupano oltre 20 mila dipendenti, l’Italia è tra gli investitori esteri leader in Serbia.