E’ cominciato a Gerusalemme, all’insegna dell’amicizia tra Italia e Israele, il viaggio del Ministro Giulio Terzi in Medio Oriente per rinsaldare partenariati e cooperazioni economiche, ma anche per discutere dei delicati equilibri della regione, dal processo di pace, al dossier nucleare iraniano alla crisi siriana.
Italia-Israele: Terzi, incrementare le relazioni già intense
Terzi ha incontrato le principali cariche istituzionali israeliane – il Presidente Shimon Peres, il Premier Benjamin Netanyahu ed il Ministro degli Esteri Avigdor Lieberman – sottolineando che “è un’alta priorità della politica estera italiana continuare ad incrementare le relazioni già intense con Israele, non solo politiche ma anche economiche, culturali e ‘people to people'”. L’Italia, inoltre, può dare il suo “sostegno ad una sempre più vicina cooperazione e associazione tra Israele e l’Europa”. Lieberman, dal canto suo, ha ricordato le “ottime relazioni con l’Italia, un Paese con cui non abbiamo nessun tipo di problema”.
Nucleare iraniano: Terzi, sicurezza di Israele e Italia sono legate
Sul tavolo dei colloqui del Ministro a Gerusalemme non sono mancati i più importanti dossier internazionali e regionali, a partire da quello sul nucleare iraniano, sul quale Peres ha espresso a Terzi le preoccupazioni di Israele. Per il Presidente israeliano bisogna continuare a fare pressioni diplomatiche sull’Iran ma è necessario rendere chiaro “che c’é un limite al tempo”. Il Premier Netanyahu ha auspicato che “le sanzioni economiche” siano “intensificate”, aggiungendo poi di “apprezzare quanto l’Italia sta facendo in questo senso, come anche altri in Europa”. Proprio riferendosi al nucleare iraniano, Terzi ha sottolineato che “la sicurezza di Israele e il suo diritto alla vita sono parte inscindibile della sicurezza dell’Italia e dei suoi valori esistenziali” e l’Italia “non può immaginare un’offensiva o, peggio ancora, un appello alla distruzione di Israele senza temere per la nostra stessa sicurezza”.
Processo di pace: Terzi, serve rinnovata dinamica per soluzione conflitto
Inevitabile anche un confronto sul processo di pace israelo-palestinese che fatica a ripartire. Per Terzi, “alla luce degli sviluppi regionali, è necessaria una rinnovata dinamica per la soluzione del conflitto”. Su questo punto, ha aggiunto il Ministro, “l’Italia spera che l’Assemblea dell’Onu non sia chiamata a votare un’eventuale richiesta palestinese di fondare uno Stato in maniera unilaterale”.
Terzi a Yad Vashem: un’esperienza che scuote
Terzi ha visitato anche Yad Vashem, il Mausoleo della memoria a Gerusalemme dove ha reso omaggio ai sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti durante la Shoah. “Un esperienza che scuote”, ha spiegato il Ministro, che sul libro del Memoriale ha scritto una frase di Primo Levi: ‘Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario’ e ha ricordato il monito di Eli Wiesel a non restare più silenti davanti all’umiliazione di qualunque essere umano.
Country Presentation palestineseLa missione di Terzi proseguirà giovedì a Ramallah con incontri con il Primo Ministro Salam Fayyad e il Ministro degli Esteri Riad Maliki che saranno incentrati, oltre che all’incoraggiamento per il rilancio del dialogo con Israele, alla cooperazione a sostegno dello sviluppo economico dei Territori, in vista di una ‘country presentation’ palestinese che si terrà a Roma in autunno e della riunione del Comitato Misto fra Italia e ANP.
Il nuovo Egitto nel Mediterraneo Subito dopo il titolare della Farnesina tornerà al Cairo, dove già a luglio aveva avuto un incontro bilaterale con il neopresidente Mohammed Morsi. Questa volta Terzi sarà accompagnato dai colleghi greco, maltese e cipriota per una visita a 4 dedicata ai temi del nuovo Egitto e delle sue relazioni con l’ Europa e con il Mediterraneo.