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Siria: emergenza rifugiati, missione Boniver in Libano e Giordania

Sono ormai mille al giorno i profughi siriani in fuga dalle violenze nel loro Paese che arrivano in Libano, un flusso continuo che si prevede porterà ad almeno 120.000 il numero totale di rifugiati nel Paese dei Cedri, con tutti i rischi che questa “gravissima emergenza umanitaria” comporta per i fragili equilibri interni. E’ quanto ha sottolineato Margherita Boniver, Inviato Speciale per le emergenze umanitarie del Ministro degli Esteri Giulio Terzi, impegnata in una visita in Libano e Giordania dedicata al problema dei rifugiati.


Alleviare le sofferenze


“In assenza di una soluzione politica a questa incredibile vicenda, per il momento quello che possiamo fare è cercare di alleviare per quanto possibile le sofferenze di queste migliaia di persone”, ha sottolineato Boniver, aggiungendo che tra gli obiettivi della sua missione è quello di “portare il messaggio del ministro Terzi sulla altissima priorità per l’Italia degli aiuti umanitari”.


Metà dei rifugiati in Libano sono bambini


L’inviato speciale della Farnesina ha aperto i suoi incontri a Beirut vedendo la responsabile per il Libano dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), Ninette Kelley. “Da lei – ha sottolineato – ho saputo tra l’altro che metà dei rifugiati registrati in Libano sono bambini”. “Inoltre – ha aggiunto – vanno tenute presenti tutte le possibili e comprensibili complicazioni che questo flusso comporta su un territorio come quello libanese”.


In Giordania 250.000 profughi entro l’anno


In Giordania Boniver ha incontrato i profughi siriani alloggiati nella capitale e responsabili dell’Unhcr. Questi ultimi hanno fatto presente che si stanno preparando piani per la presenza di 250.000 profughi entro la fine dell’anno.


La missione di Boniver si inserisce nel contesto degli eccellenti rapporti tra l’Italia e i due Paesi, che sono stati meta nel recente passato di visite ad alto livello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente del Consiglio Mario Monti e del ministro degli Esteri Terzi (Beirut, 27 giugno). L’Italia è impegnata a fondo nella prosecuzione del dialogo politico con Amman e Beirut, non solo finalizzato allo sviluppo ulteriore delle relazioni bilaterali e al rafforzamento del partenariato con l’Ue, ma anche volto alla stabilizzazione del quadro regionale