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Siria: incontro Terzi-Hijab – Conflitto si aggrava, ma si aspetta tregua

Il conflitto siriano si “sta aggravando in modo estremamente drammatico”: lo ha spiegato il ministro Giulio Terzi ai giornalisti riferendo di un colloquio alla Farnesina con l’ex premier siriano Riad Hijab, che da agosto ha abbandonato il regime. Terzi ha detto che Damasco non è “disponibile” ad avviare un dialogo e “il futuro si annuncia molto tetro se non si troveranno condizioni, tra i diversi elementi delle opposizione”, che portino ad una “piattaforma comune” per l’avvio di una “transizione”.


Possibile cessate il fuoco passo importante


Quanto alla possibilità di un cessate il fuoco tra le parti in occasione della festa islamica del sacrificio, a partire da venerdì prossimo, proposta dall’inviato speciale dell’Onu Lakhtar Brahimi, Terzi ha sottolineato: “Brahimi ha dichiarato che è un piccolissimo passo sul quale bisogna costruire e mi sembra che sia una valutazione di cui tenere conto”.


Necessarie iniziative decise e veloci


L’ex premier siriano Riad Hijab ha affermato che il regime siriano “non è pronto a negoziare” e per questo c’è bisogno di iniziative “decise e veloci”, ossia la “pressione internazionale da parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu per costringere il regime a porre fine a questa tragedia”.

In ogni caso, ha aggiunto, “l’unica soluzione è far cadere Assad” perché il popolo siriano, che ha subito “decine di migliaia di morti”, “non potrà più tornare indietro”. Hjiab ha quindi spiegato i motivi che lo hanno portato ad abbandonare il regime: “Speravo ci potesse essere una conciliazione nazionale, il dialogo con l’opposizione, ma quando questa speranza è svanita ho deciso di fuggire con la famiglia in Giordania”, e di questa scelta sono ancora “convinto”.

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