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Expo 2015: Cina firma adesione, obiettivo un milione visitatori da Pechino

Portare a Milano oltre un milione di visitatori cinesi. E’ l’obiettivo di Expo 2015, come è emerso alla Farnesina in occasione della firma del contratto di partecipazione della Cina all’appuntamento milanese.


4500 metri quadrati


L’accordo conferisce a Pechino un lotto espositivo di 4500 metri quadrati in posizione strategica e “servirà a rafforzare la cooperazione economica e industriale tra l’Italia e la grande potenza economica del XXI secolo”, ha sottolineato il sottosegretario agli Esteri Marta Dassù. Come a Shanghai nel 2010, anche a Milano il tema di fondo dell’Expo sarà il miglioramento delle condizioni di vita, in particolare la lotta alla fame. Italia e Cina, ha rilevato la Dassù, “fanno leva su una industria agroalimentare importante ed hanno uno specifico interesse a individuare forme sostenibili di sfruttamento del territorio”.


Expo attrattivo anche per grandi potenze economiche


La firma del contratto “dimostra che nostro Expo è attrattivo anche per le grandi potenze economiche”, ha rilevato il commissario generale Roberto Formigoni, e “può costituire in un momento di difficile congiuntura una opportunità irripetibile di sviluppo ed una vetrina unica per le nostre eccellenze”. L’ad di Expo Giuseppe Sala ha spiegato che la collaborazione con la Cina si articola lungo tre direttrici: la “posizione strategica” del padiglione, al centro della fiera, i numerosi contatti con le imprese cinesi, che vedono nell’Expo milanese un “trampolino di lancio” per i mercati italiano ed europeo, e la massiccia presenza di visitatori, che “è realistico pensare siano almeno un milione”.


Da parte cinese il commissario generale Wang Jinzhen ha spiegato che a Milano “faremo del nostro meglio per esprimere le nostre caratteristiche”, come ad esempio i progressi nella “modernizzazione del settore agricolo”. Inoltre, “sarà un’opportunità anche per imparare dalle esperienze di altri paesi”. La presenza cinese a Milano contribuirà a rafforzare le relazioni bilaterali con l’Italia, ha affermato l’ambasciatore a Roma Ding Wei, spiegando che l’obiettivo è di raddoppiare nel 2016 l’interscambio arrivando a cento miliardi di dollari. Nel 2015, inoltre, “la crisi europea sarà superata, quindi sarà il momento migliore per conoscere l’Italia”, che vanta “un’economia reale molto solida e può contare sulla creatività e l’innovazione del made in italy”. Ed il milione di visitatori cinesi all’Expo, ha aggiunto, “è sicuro”.

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